Riforma del lavoro, l’accattonaggio sindacale non paga più

Nota della Segreteria Provinciale della Cisas sulle riunioni governative per la riforma del lavoro: “L’accattonaggio sindacale non paga più, specie ora. I lavoratori dipendenti sono stanchi di essere ancora raggirati da quattro cosiddetti rappresentanti sindacali, che hanno lungamente elemosinato un incontro col Governo, che non li considera. Ora, stanno facendo finta di trattare sul costo del lavoro, pronti a firmare sempre tutto quello che  altri – Industriali e Governo – decidono. Il Governo Monti, anche se ha massacrato lavoratori e veri pensionati, ci piaceva per “ sacrifici ed equità ” e per il suo comportamento sobrio e fattivo, ma stiamo ancora aspettando la equità, con le giuste Liberalizzazioni e Privatizzazioni. È difficile capire come mai uno stesso atto notarile, in Germania è costato € 800 ed in Italia € 3000. Ai disoccupati in aumento serve un lavoro, non la eliminazione dell’art. 18, falso problema, riguardando solo licenziamenti ingiustificati. Si ricorda che alla classe media ed impiegatizia, ai lavoratori e pensionati, che ormai soffrono la fame, non resta altro che la piazza, già occupata da disoccupati, partitini politici scomparsi dal Parlamento e dai tanti sindacati autonomi esclusi dalle trattative farse tra chi piange spesso ( la Fornero ) e chi ride o fa ridere sempre (i quattro cosiddetti sindacalisti)”. La Segreteria della Cisas si augura che la sceneggiata sul Lavoro e sull’art. 18 termini al più presto, perché gli italiani sono preoccupati per l’alto costo della vita, sempre in aumento, e per la inflazione galoppante, che ormai lascia l’Italia solo sopra la Grecia.

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