Marcianise ricorda Alessandro Manzoni a centocinquant’anni dalla morte

L’Associazione di Promozione Sociale “Pro Loco” di Marcianise ricorda questa sera, con il Patrocinio del Comune di Marcianise alle ore 17.30, nell’Aula consiliare del Comune – Piazza Umberto I, Alessandro Manzoni a centocinquant’anni dalla sua morte, con la celebrazione di un convegno per rendergli Memoria.
Alessandro Manzoni, romanziere, poeta e tragediografo, autore de “I Promessi Sposi”, caposaldo della letteratura italiana, rivisto più volte: 1821, 1823, 1827 e nel 1840 solo nella forma linguistica alla ricerca di una lingua accessibile agli italiani di varia origine e cultura e scelse come modello il fiorentino parlato dai contemporanei, la “risciacquatura in Arno” nella quale intinge idealmente l’opera nel fiume toscano per far sì che si impregni dello stile e delle espressioni locali.
Alessandro Manzoni nacque a Milano il 17 marzo 1785 e morì la sera del 22 maggio 1873 di meningite, causa una caduta avvenuta il 6 gennaio uscendo dalla chiesa di San Fedele a Milano che gli procurò un trauma cranico. Nel Cimitero Monumentale della città ambrosiana furono celebrate, in forma solenne, le esequie che registrarono una grandissima partecipazione e la presenza di principi e di importanti autorità dello Stato. Nel 1874, primo anniversario della sua morte, Giuseppe Verdi diresse nella chiesa di San Marco a Milano la “Messa di requiem”, composta in suo onore e a sua memoria e nel 1883, primo decennale della sua dipartita, la sua tomba venne spostata nel Famedio del Cimitero Monumentale di Milano.
La sua scomparsa ebbe vasta eco sulla stampa nazionale ed estera, la sua fama aveva già varcato ampiamente i confini nazionali della penisola.
Alessandro Manzoni ebbe il merito di gettare le basi per il romanzo moderno e sulla scia dell’Illuminismo italiano patrocinare l’unità linguistica italiana e da sempre è considerato uno dei più grandi romanzieri italiani di tutti i tempi. Dopo un primo periodo di laicismo divenne un fervente cattolico dalle tendenze liberali e lasciò la sua impronta anche nella storia del teatro italiano (per aver demolito le tre unità aristoteliche) e in quella poetica (Inni Sacri – cinque composizioni poetiche dedicate alle maggiori festività della Chiesa cattolica – e poesia civile).
Alessandro Manzoni fu destinatario di numerosi e importanti riconoscimenti pubblici ed accademici (fu Senatore del Regno d’Italia, 8 giugno 1860 – 22 maggio 1873), fu afflitto da problemi di salute (depressione, attacchi di panico e agorafobia) e di famiglia (numerosi lutti che caratterizzarono la sua vita domestica) che lo portarono ad un progressivo isolamento. Nonostante tali difficoltà di salute e di relazioni tenne un proficuo contatto epistolare con la migliore cultura francese, con Goethe e con intellettuali di notevole caratura come Antonio Rosmini e, seppure non in forma diretta, con le novità romantiche britanniche e con Walter Scott per il genere del romanzo.
Anche Papa Francesco ama Manzoni e nella sua prima intervista, 2013, concessa al Direttore di Civiltà Cattolica, affermò: “Ho letto il libro I Promessi Sposi tre volte e c’è l’ho adesso sul tavolo per rileggerlo. Manzoni mi ha dato tanto”.
L’evento di questa sera denominato “Alessandro Manzoni: Innovatore laico e cristiano – A centocinquant’anni dalla morte” sarà impreziosito dalle conversazioni di Francesco Piccolo, Tommaso Zarrillo e Mimmo Rosato.
Francesco Piccolo, scrittore, sceneggiatore e autore televisivo, collaboratore del Corriere della Sera e la Repubblica, vincitore del Premio Strega nel 2014, Docente dell’Università IULM di Milano nel master di Arti nel racconto; Tommaso Zarrillo, Sindaco di Marcianise dal 1993 al 1997, Amministratore provinciale dal 1985 al 1992, Dirigente scolastico dal 2007 al 2013, Presidente dell’Associazione Italiana di Cultura Classica – delegazione di Terra di Lavoro, autore di saggi, rassegne e recensioni su Pirandello, Pavese, Quasimodo, Rea e sulla poesia del ‘900; Mimmo Rosato, Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale “Pro Loco” di Marcianise, impegnato nel variegato mondo dell’associazionismo civico, già Docente di Latino e Greco e Dirigente scolastico del liceo Scientifico “Segrè” di San Cipriano d’Aversa.

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