CAM e La Fonte delle Muse: successo pieno per il V incontro

Ennesimo successo per l’appuntamento mensile con la rassegna di incontri letterari ideata da Gennaro Castaldo, Presidente dell’Associazione “La Fonte delle Muse” di Afragola e inserita negli AperiArt del Contemporary Art Museum di Casoria, gestito magistralmente dal Direttore Antonio Manfredi.
Venerdì 25 febbraio 2022, la splendida cornice del CAM, dal 2005 vivace polo culturale e punto di riferimento per l’arte contemporanea, ha ospitato il quinto appuntamento della rassegna, partita nel mese di ottobre e che si concluderà il prossimo maggio.
Ad ogni appuntamento della rassegna è stata riservata una parola “chiave” e quella di questa assise è stata “Discorsi”, con la presentazione e l’analisi dei testi “Non ho mai finto” di Monia Gaita e “Il lume della follia” di Prisco De Vivo, con la puntuale e coinvolgente moderazione dello storico e giornalista casertano Giuseppe Russo.
Il filo conduttore della serata è stata la poesia, ma non certo solo come lirica poetica fine a sé stessa seppur bellissima, piuttosto vista, come introdotto dal moderatore casertano, come un modo per mettere a nudo la propria anima, conoscere a fondo i propri sentimenti, un modo per guardarsi intorno e relazionarsi con gli altri e con gli eventi quotidiani partendo dalle proprie individualità, dal “proprio sentire”.
Ed è proprio questo sentire che la poetessa irpina Monia Gaita ha portato nel suo ultimo lavoro: la poesia come forma di conoscenza del mondo, una poesia che diventa collante fra le cose visibili e invisibili, un patto che permette all’essere umano di non perdere il contatto con i sogni e con la grazia.
“Non ho mai finto” diventa un albergo per le parole, un ristoro per i sentimenti, ma anche, come ha affermato la scrittrice, la propria verità offerta agli altri, una verità che appartiene a chi scrive senza finzioni poiché non è possibile scrivere e fingere. E quando la poesia-verità dell’autore, raggiunge e quasi “tocca” chi legge, diventa poesia universale. Attraverso la poesia, il libro dell’autrice di Montefredane parla d’amore, l’amore che combatte perché non vuole morire, non vuole alienarsi, vuole continuare a sperare e la poesia diventa una “promessa di riuscita”, nonostante l’inclemenza del tempo, le brutture del mondo e il vuoto che troppo spesso viene attribuito alle parole.
E proprio alla sostanza, al peso delle parole e alla loro forma che la poetica prova ad esortare: a volte un’estrema sintesi dei concetti e delle parole equivale quasi a sminuirne il significato.
La seconda parte del libro della poetessa Gaita è dedicata invece ai luoghi, un colloquio con i posti del cuore, in parte lacerati dal terribile terremoto del 1980 che ha colpito l’Irpina portando con sé distruzione e morte e in parte colpiti al cuore dallo spopolamento e dall’emigrazione, territori abbandonati da chi è dovuto andar via per costruire la propria strada, ma non prima di aver “fatto scorta di verde” negli occhi e nel cuore. Insomma un terremoto dell’anima.
Ed è proprio a partire da sentimenti che sconquassano l’animo umano che si pone il libro di Prisco De Vivo, autore e pittore molto apprezzato. Presentando “Il lume della follia” di De Vivo, il moderatore ha spiegato alla platea che per quanto “il lume” venga per logica associato alla ragione, l’essere umano non è perfetto, è spesso dilaniato da sentimenti contrastanti e c’è spesso una follia nella logica che si tenta di rincorre quotidianamente. Il libro di Prisco De Vivo scava a fondo, si inabissa nell’animo umano, fa i conti con il dolore, lo elabora e poi lo eleva fino a portarlo a galla, fino a farlo diventare un motivo di riscatto. Il libro, dedicato agli zii vissuti e morti in manicomio, è una profonda analisi personale e intima dove il poeta finalmente emerge e la poesia lo aiuta a superare il disagio creato dalla società, dove chi è “diverso” è visto come inopportuno o scandaloso. E come, ha concluso Giuseppe Russo, “è una società che sigilla” chi è diverso pur avendo capacità di esprimere bellezza con la propria vita. L’interessantissimo ed emozionante incontro si è concluso con le domande e le riflessioni dei numerosi presenti e con l’appuntamento al mese prossimo del Presidente Gennaro Castaldo dove la parola chiave sarà “Frammenti”. E siamo sicuri che saranno frammenti interessantissimi.

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