A Capua “La Guerra Dimenticata” di Giuseppe Russo

Nella splendida cornice di Palazzo Fazio a Capua, il 26 settembre scorso, si è tenuta la presentazione del libro La Guerra Dimenticata e della nuova collana a fumetti I Caduti di Pietra – The Comic Book Series dello scrittore casertano Giuseppe Russo, autore della trilogia “I Caduti di Pietra-Storia di una regione in cui cadde anche la cultura”.
L’evento organizzato dall’Associazione Capuanova con il Touring Club Italiano ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso e rispettoso delle disposizioni in materia anti Covid, che ha seguito con attenzione la narrazione di eventi e aneddoti del terribile periodo storico della Seconda guerra mondiale, attraverso la particolare prospettiva di analisi dello scrittore. Un’analisi davvero approfondita e interessante di un periodo storico in cui caddero non solo uomini e donne, ma anche pezzi importanti della nostra cultura e del nostro patrimonio artistico come chiese, monumenti, palazzi storici, industrie, impianti sportivi, insomma quella quotidianità di un intero popolo, come racconta lo scrittore, che veniva inghiottita dalle nefandezze e dalle atrocità della guerra.
Lo scrittore e giornalista, che si fregia di numerose e importanti collaborazioni, tra le quali il nostro Dea Notizie (con cui ha iniziato la sua attività giornalistica), L’inchiesta, Hera Magazine, il Centro Documentazione e Studi Cassinati, Horizon Magazine e che di recente ha ricevuto il prestigioso Premio Liburia 2021 per la sua attività di divulgazione culturale e di ricerca storica, ha reso partecipe e ha aiutato la platea a scoprire un particolare momento storico attraverso curiose questioni sportive, piccole guerre familiari, rinascite economiche e il quel fenomeno del Turismo Militare di Massa, perfetta sintesi della globalizzazione iniziata proprio durante il periodo bellico della Seconda guerra mondiale durante l’occupazione angloamericana e di cui dal 2016 è esperto divulgatore su tutto il territorio nazionale, avendo portato le sue storie e la sua analisi in diverse città, tra cui Ferrara, Padova, Roma, Subbiano (AR), Cassino (FR), San Pietro Infine (CE), Lagonegro (PZ), Napoli, Afragola (NA), Caserta, Benevento, Avellino e Macchiagodena (IS), Mugnano (NA). Durante la serata capuana, l’autore ha gettato nuova luce anche su clamorose operazioni di furto dei nostri beni culturali organizzate dai tedeschi durante lo sgombero dell’Abbazia di Montecassino prima della sua drammatica distruzione.
Interessanti sono stati anche gli interventi di Livio e Fiorenzo Marino dell’attivissima Associazione Capuanova, di Pompeo Pelagalli, delegato del Touring Club Italiano, sezione Terra di Lavoro e di Giovanni Valletta docente e Segretario dell’ISRI di Caserta.
Insomma, in questi mesi di pandemia dove tutto sembra essere sospeso, la cultura può davvero servire a ripartire, e se “fatta” e divulgata con capacità e competenza come fa Giuseppe Russo, può diventare quasi un’ancora di salvezza, il ponte per riprendersi quella quotidianità che l’emergenza sanitaria ancora ci nega.

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