Appello e linee guida del Vescovo Mons. Giacomo Cirulli

Carissimi Sacerdoti, Religiosi e Diaconi, a più riprese, da molti di voi, nei vari incontri e nelle varie riunioni che si sono tenute negli ultimi mesi, mi è stato chiesto di chiarire e regolamentare la vita cultuale e pastorale delle nostre Comunità parrocchiali, perdurante la brutta pandemia da Covid-19 che sta interessando e purtroppo tenendo in ginocchio il mondo intero. Proprio in questi giorni, stiamo assistendo al riacutizzarsi dell’infezione a causa della variante Delta e stiamo temendo il cambio di colore anche della nostra Regione, con restrizioni che potrebbero essere di molto accentuate. Per questo sono necessarie alcune precisazioni di carattere generale per chiarificare il valore di questa comunicazione. Essa è valida per l’attuale periodo pandemico ed è soggetta a variazioni di norme di comportamento decise dalle autorità civili competenti a riguardo. Non ha nessun valore per le decisioni che saranno prese dal punto di vista pastorale al termine dello stato di emergenza nazionale ed internazionale. Mi affido al buon senso e all’equilibrio di ciascuno di voi nel cercare di applicare le seguenti norme onde evitare ferite, fratture e divisioni fra di noi corpo di Cristo di cui la Chiesa, in questo tempo di contini assalti e calunnie, non ha assolutamente bisogno. Per prima cosa, devo ribadire con forza che rimangono ancora valide e quindi attualmente vigenti le norme fondamentali anti-pandemiche previste per tutto il periodo dello stato di emergenza nazionale: distanziamento di un metro lineare frontale e laterale; uso obbligatorio delle mascherine sia nei luoghi chiusi che all’aperto (secondo la determinazione della Regione Campania); igienizzazione e disinfezione delle mani, dei luoghi e degli oggetti. Nelle mie visite alle Comunità parrocchiali, più di una volta, ho dovuto costatare che queste norme non vengono rigorosamente applicate e fatte rispettare!
A partire da questa precisazione fondamentale, in questa comunicazione vi trasmetto alcune norme di comportamento pastorale, che spero siano seguite con lealtà e fedeltà da tutti voi. Per quanto riguarda la Celebrazione Eucaristica domenicale, festiva e feriale, nulla cambia rispetto a quello che fino ad oggi abbiamo fatto. L’unica novità riguarda le chiese con capacità di accoglienza superiore ai 200 posti, in quanto la Regione Campania permette che, sempre nel rispetto delle norme di base, si possano accogliere tanti fedeli quanti ne permette la capacità dell’aula liturgica. Si usino solo i luoghi di culto che permettono l’osservanza rigorosa delle norme anti-Covid. I Battesimi, le Cresime, i Matrimoni, le Prime Comunioni, le Esequie, il Sacramento della Riconciliazione, si celebrino così come si è fatto fino ad oggi. Per la visita domiciliare agli infermi e agli anziani, sempre su loro invito o quello dei familiari, ritengo che si possa incrementare e valorizzare questo indispensabile servizio pastorale. Per i GREST estivi, vi invito ad usare la nostra guida, presentata il primo luglio nella chiesa dei Santi Cosma e Damiano in Vairano Scalo. Capitolo molto delicato e problematico e quello riguardante le feste e tutto ciò che è legato alla pietà popolare. Si evitino, in maniera assoluta, tutte le iniziative dipendenti dalle nostre organizzazioni, che non possano assicurare l’osservanza delle norme fondamentali anti-pandemiche. Quindi ribadisco che le processioni o qualsiasi iniziativa che preveda cortei o assembramenti di ogni genere sono severamente proibite! Non si formino comitati e si provveda ad eventuali spese (banda, fuochi pirotecnici, fiori, addobbi interni ed esterni, tutto in forma sobria e limitata), invitando i fedeli a dare il loro spontaneo contributo, secondo modalità che rispettino rigorosamente le norme. Assolutamente vietata è la raccolta fondi porta a porta! Vi invito ad essere prudenti e pazienti, cercando di motivare sempre le scelte che di volta in volta sarete chiamati a operare. Questo in attesa, terminata la situazione pandemica, di rivedere tutte le espressioni della nostra ricchissima pietà popolare, inserendole dentro una progettualità pastorale rispondente alle necessità di “questa epoca che sta cambiando”, che ha assoluta necessità, sotto la guida della Spirito Santo, di essere fecondata dall’Annuncio e dalla testimonianza della Buona Notizia che è Gesù Cristo, Volto misericordioso del Padre, Signore della Storia ieri, oggi e sempre.

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