La fine dello stato di emergenza pandemico e l’onda di ritorno della variante Delta

Come una risacca può trascinare al largo anche un nuotatore esperto così, l’onda di ritorno della variante Delta potrebbe trascinare a un largo rialzo dei contagiati, con la prima o ancora senza nessuna vaccinazione, come per attrazione gravitazionale. Sebbene la campagna vaccinale farà in modo che non ci sia un incremento maggiore, il virus è ancora vivo. L’Ema ha dichiarato: “La seconda dose di vaccino protegge dal contagio”. Ma sono i giovani a preoccupare, durante un viaggio di svago o approfittando della riapertura di locali e ozio notturno, potrebbero contrarre il virus, che non è preoccupante per sè stessi, bensì quanto per i loro contatti con le persone vulnerabili che ancora non hanno ricevuto la prima o seconda dose. Probabilmente a settembre, al ritorno dalle vacanze, si produrrà una micro-ondata tra i giovani che influirà sull’incidenza generale. La fine dello stato di emergenza, l’eliminazione del coprifuoco e il rilassamento sociale e dello svago notturno, ci ha indotto una sensazione di falsa sicurezza.
Non è l’ora di lasciarsi tutto alle spalle. Dobbiamo prendere in mano il nostro destino sociale e farlo come popolazione mondiale. L’ONU “L’Africa è indifesa” Uganda, più 2.800% di casi. Occorre sensibilizzare le persone che hanno paura del vaccino con una campagna di comunicazione. Non alzare inutili polveroni come ha fatto il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris: “Siamo tutti cavie, tra qualche anno sapremo cosa ci hanno messo nel braccio”. È improprio chiamare cavia chi è sottoposto a vaccinazione con farmaci approvati. L’informazione corretta non dovrebbe mai creare confusione, né aumentare quella che già c’è. Sappiamo esattamente cosa ci hanno messo nel braccio, tutto quello che c’è nei vaccini e il modo in cui tali elementi agiscono nell’organismo, il problema è un altro. Con molte probabilità il virus diventerà endemico per altri due o tre anni e l’immunità di gregge, non potrà essere raggiunta prima di dieci anni. In giro ci sono almeno 240 mila positivi accertati, che continuano a rappresentare un pericolo per chi non è ancora vaccinato. La popolazione e/o quella a maggiore rischio dovrebbero essere vaccinate periodicamente per evitare che un’onda di risacca ci trascini in nuovi lockdown locali.

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