Aversa – Forse saranno trovate le fondazioni del Donjon di Riccardo II

Aversa, situata all’interno dell’agglomerato urbano noto come “Agro Aversano” che è composto da 19 Comuni, fu la prima Contea Normanna dell’Italia meridionale, fondata da Rainulfo Drengot nell’XI secolo, anno 1030, che la cinse di mura e ne fece una contea indipendente, dopo la concessione del territorio da parte del Duca Sergio IV di Napoli, e divenne, in poco tempo, capoluogo di un’estesa contea con sede vescovile.
L’ingegnere-architetto Romualdo Guida, cultore e studioso della “Storia di Aversa – Città Normanna” con i suoi preziosi e continui interventi sulla stampa “aversana”, e non solo, contribuisce, non poco, a porre e a riproporre la necessità di riconsiderare e di rivalutare tutto ciò che costituiscono la fonte e l’origine della “Città di Aversa”, che, poi, è “Storia Normanna”.
Anche l’ultimo numero del Periodico di attualità dell’Agro Aversano “CITTTA’ NORMANNA”, n. 21 del 15 novembre 2020, Direttore Nicola Rosselli, contiene un suo prezioso contributo “tecnico” dal titolo “In arrivo (forse) il donjon di Riccardo II” con il quale ha socializzato che il crollo dell’antica chiesa di Santa Croce, poi nel cinquecento diventata insula del convento di San Girolamo, che il “mitico Padre Peppe” realizzò con i “Cantieri Scuola”, non costituì alcun un elemento negativo. In merito a tanto in un documento della Comunità Social – Associativa “Aversa il tesoro sepolto” del 5 ottobre 2015 si legge “Sul sito interessato dagli interventi, nel 1500 si trovava l’Insula Conventuale di San Girolamo e l’attigua chiesa, fondato dalle Francescane osservanti la Regola di San Francesco e Santa Chiara, alle quali venne concessa dagli Aragonesi, l’antica Parrocchia Normanna di Santa Croce. Agli inizi del Novecento, in piena periodo giolittiano, il convento e l’insula architettonica, vennero sventrati per creare l’attuale vuoto denominato Piazza Marconi”, comunemente chiamata Piazza Mercato.
L’ingegnere-architetto Guida ha, altresì, evidenziato che la chiesa di Santa Croce fu edificata, molto probabilmente al tempo di Rainulfo, la cui morte gli storici la collocano nel mese di giugno del 1045 e “la chiesa assunse una notevole importanza nel 1130 quando l’unità di misura passa dal <passo di Landone> al <passo di S. Croce>, chiesa vicino alla nuova sede comitale che, verosimilmente, era stata realizzata per Riccardo II, Principe dal 1090, alla morte del padre Giordano I, troppo giovane per non essere osteggiato e cacciato da Capua dai Longobardi capuani. Il palazzo sorse proprio dove Rainulfo aveva fatto erigere il <donjon> di guardia con il <suo palatium> che non completò e non occupò”. La struttura non venne completata e utilizzata neanche dai suoi successori Riccardo I e Giordano I che avendo conquistato il Principato di Capua preferirono risiedere in quella città ed usare il Palazzo di Rainulfo come seconda casa e vi sistemarono gli uffici e la sede del Reggimento di Città.
Lo storico di “Storia Normanna” Guida non si è limitato alla constatazione-descrizione dello stato dei luoghi ma ha fatto anche una constatazione “tecnica” e ha suggerito di mettere a confronto la planimetria dell’attuale Piazza Marconi con l’Insula di San Girolamo come riportata nella pubblicazione della Prof.ssa di Storia dell’Architettura della Seconda Università di Napoli “Luigi Vanvitelli”, Giosi Amirante, autrice di “Aversa dalle origini al settecento” del 1998, “Immagini di Napoli e del Regno: le raccolte di Francesco Cassiano de Silva,” del 2005, “Territorio, fortificazioni, città” del 2008 e “Capri francese inglese napoleonica (1806-1816) del 2011 e da tale confronto si è rilevato che il “donjon” potrebbe trovarsi accanto al “mostro” realizzato, nei primi anni della seconda metà del secolo scorso, da Padre Peppe per allocarvi un educandato per ragazzi orfani.
L’ingegnere-architetto Guida, nel citato scritto, con evidente ottimismo, ha concluso che “Viene facile pensare che come asseriva il Prof. Federico Marazzi, medievista e archeologo medievale della cristianità, nel convegno sull’Archeologia Urbana (organizzato dall’architetto Salvino Arturo Pozzi dell’Archeoclub Aversa), è POSSIBILE, senza particolari ed <estesi> scavi, RITROVARE almeno le Fondazioni del Donjon”, quest’ultimo indicato con un termine francese che sta ad indicare il torrione/il mastio fortificato.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post