Rubano di notte a casa di un commissario di polizia e lo massacrano di botte

Il poliziotto ha reagito al tentativo di rapina nella sua casa del centro storico ed è rimasto ferito. Uno dei banditi, un gambiano di 18 anni (ora in ospedale perché ha tentato la fuga lanciandosi dal balcone) ha un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Ne parla Natale Bruno su Repubblica
Mohamed Djibril, ghanese di 18 anni, è l’autore, assieme ad un complice non ancora identificato, di un furto compiuto la notte scorsa in casa di un commissario di polizia che al termine di una colluttazione è rimasto ferito in diverse parti del corpo. Erano le 3.30 della notte quando due extracomunitari si sono introdotti all’interno dell’abitazione del poliziotto nel centro storico di Catania, dove risiede con la famiglia.
I malviventi, entrambi cittadini extracomunitari sub sahariani, si sono introdotti nell’appartamento approfittando di una porta finestra lasciata aperta. Il poliziotto, svegliato dai rumori, accortosi della presenza dei due intrusi ha ingaggiato con loro una violenta colluttazione riportando diverse ferite da taglio causate da una lametta, di cui uno dei malviventi era in possesso.
Scoperti i due hanno tentato la fuga raggiungendo il balcone dal quale erano entrati, e lanciandosi giù nel marciapiede. Pronta è stata la reazione del commissario che è sceso in strada e malgrado fosse ferito è riuscito a bloccare uno dei malviventi che a causa delle ferite riportate nella caduta veniva ricoverato presso questo l’ospedale “Garibaldi”, con prognosi riservata. L’altro complice invece riusciva invece a fuggire.
Mohamed Djibril è titolare di permesso di soggiorno per motivi umanitari rilasciato dalla questura di Catania lo scorso ottobre 2017, su segnalazione della Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale di Catania per motivi legati alla minore età e alla presenza di una grave patologia genetica.
Il gambiano nel 2017 è stato denunciato per minacce, violenza, percosse e lesioni personali ai danni di dipendenti della comunità per minori che lo ha ospitato, nonché per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. L’ultima denuncia lo scorso 11 luglio per furto ai danni della comunità presso la quale risiedeva

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