Addio al gigante del jazz e del R&B. E’ morto Al Jarreau

Muore a Los Angeles, a 76 anni, la leggenda del jazz Al Jarreau. Nonostante lo si sia associato al mondo del jazz, la sua voce era tanto versatile che è stato l'unico artista,  nella storia dei Grammy Awards, a ottenere premi in tre categorie differenti, pop, jazz e rhythm & blues. Era nato nel marzo del 1940 a Milwaukee, in Wisconsin.
Alwin Lopez Jarreau, detto "Al", cominciò a cantare a quattro anni, seguendo l’esempio dei fratelli maggiori, già cantanti, che lo spingevano continuamente ad ascoltare musica jazz. La vera e propria carriera musicale iniziò molto tardi. Frequentò prima l'università, laureandosi in psicologia, e lavorò successivamente a San Francisco in un'istituzione, prestando assistenza a persone che avevano sofferto di dipendenze di vario tipo.
Fino a 28 anni per lui la musica fu solo un hobby. Ma i suoi 28 anni costituiscono anche, il momento della grande svolta. Decise di lasciare la psicologia e dedicarsi del tutto alla musica. Passarono, comunque, sette anni prima che firmasse un contratto con la Warner, per la quale nel 1975 registrò il suo primo album, intitolato "We got by". Questo primo lavoro fu molto ben accolto dalla critica. Negli Stati Uniti non raggiunse grande notorietà, a differenza dell'Europa. Un anno dopo uscì il suo secondo disco, "Glow". Nel 1977, quando intraprese la sua prima tournée mondiale, da cui uscì l'album live "Look to the rainbow", registrato in Europa, la sua popolarità divenne clamorosa. Questa registrazione ottenne il primo dei suoi sette Grammy, nella categoria di migliore cantante jazz. Nel 1978 vinse nella stessa categoria con "All fly home". Nel 1981 entrò nella top ten dei più venduti con due brani del suo album "Breakin Away" e "Blue rondo a la turk", con i quali ottenne rispettivamente i Grammy per migliore interpretazione pop e migliore interpretazione jazz.
Nel 1984, dopo essere tornato a registrare live con "Live in London", è arrivata la grande hit della sua carriera, cioè l'interpretazione di "Moonlight", colonna sonora dell'omonima serie tv, che aveva come protagonisti dei giovanissimi Bruce Willis e Cybill Shepherd. Fu questo il brano con cui raggiunse la massima notorietà, brano che lo lanciò al di fuori del mondo del jazz. Altro Grammy, primo nella categoria rhythm & blues arriva nel 1992, con “Heaven and earth”. I suoi pezzi continuano ad uscire con regolarità fino alla fine degli anni '90, mentre diminuiscono per quantità a partire dal 2000, mantenendo tuttavia una grande qualità, con registrazioni come "Tomorrow Today" del 2000, "All I Got" del 2002 e "Accentuate the Positive" del 2004. Nel 2006, insieme al chitarrista e cantante americano George Benson, registrò "Givin' It Up", che gli valse un nuovo Grammy,  questa volta nella categoria di migliore interpretazione Rhythm & Blues. Questa prolifica carriera, fatta di 26 dischi tra cui diverse compilations e registrazioni dal vivo, si concluse con "My old friend: celebrating George Duke", omaggio al grande pianista jazz statunitense, brano che uscì nel 2014.
A 76 anni, Al Jarreau aveva annunciato il suo ritiro dalle scene. Si è spento esattamente un mese prima del suo 77° compleanno.

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