Decreto salvarisparmio: no all’emendamento sul golf

Grasso boccia i 97 milioni per la “Ryder Cup”. "Inammissibile!", dice. Il Senato dice no al golf. Sembra sempre più probabile l'ipotesi della richiesta di un voto di fiducia alla Camera, sul decreto Banche, che potrebbe rendersi necessario per consentire anche a Montecitorio di votarlo prima della sua scadenza. Ieri è arrivato lo stop del presidente del Senato Grasso sull’emendamento, inserito nel corpo del decreto, relativo alla “Ryder Cup” di golf. Ha motivato:“È estraneo alla materia dal provvedimento e non ha nulla a che fare con la tutela del risparmio”. L’emendamento era stato approvato lunedì in Commissione Finanze. provvedimento inserito “in corsa” nel decreto aveva già scatenato le opposizioni della Lega e del Movimento 5 Stelle e fa riferimento ad una garanzia, per 97 milioni di euro, concessa alla manifestazione di golf, Ryder Cup, ospitata dall'Italia nel 2022. Per l’avvenimento, assegnato a Roma nel 2016 e per cui il governo ha già stanziato 60 milioni di euro al Coni, era previsto “un impegno fideiussorio e non un’erogazione”, ha spiegato il Sottosegretario all'Economia Pierpaolo Baretta, ma il Presidente del Senato ha ritenuto la questione “estranea", eliminandola quindi dal decreto. Positiva la reazione delle opposizioni alla bocciatura del Senato, ma anche da parte della minoranza Pd, che non aveva visto di buon occhio l’emendamento. Convergenza, invece, fra maggioranza ed opposizioni sulle altre principali modifiche al decreto. La manovra “salvabanche” o “salvarisparmio” prevede alcune correzioni al meccanismo forfettario di rimborso per gli obbligazionisti delle quatto banche, a quelli di altre banche che chiederanno l'intervento dello Stato all'entrata in vigore del “bail in” nel 2016 e l'introduzione di un programma nazionale per l'educazione finanziaria, e il limite al misselling per i rimborsi a MPS. “Un provvedimento migliorato che consente di affrontare con più fiducia la situazione bancaria italiana", afferma il Sottosegretario Baretta.  “Abbiamo allargato la platea delle persone interessate al risarcimento degli istituti di credito in liquidazione e migliorata la posizione dei risparmiatori delle banche sulle quali ci sarà un intervento pubblico. Baretta aggiunge: “E’ previsto un forte coinvolgimento del Parlamento nella gestione di questa fase”. E poi conclude "Si tratta di un insieme di norme che consente di affrontare con più fiducia la situazione bancaria italiana e avvicinare l'uscita dalla crisi".

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