Romano su impegno giovani dottori commercialisti

"Condivido appieno le preoccupazioni espresse oggi dall'Unione dei giovani dottori commercialisti di Caserta sul rischio quanto, mai attuale, al quale sono esposti questi giovani professionisti di potersi ritrovare, nello svolgimento del proprio lavoro, di fronte a persone fisiche o giuridiche le cui attività, per quanto apparentemente legittime, gravitano nell'economia illegale. E' un tema particolarmente delicato, soprattutto in alcuni territori della Campania, di fonte al quale le istituzioni hanno il dovere di esprimere tutto il loro impegno: non solo in termini di repressione di tutti i tentativi di inquinamento del tessuto produttivo, come con eccellenti risultati sta facendo la magistratura, ma anche sul fronte della prevenzione individuando norme sempre più efficaci ed utili a contrastare i fenomeni di contaminazione camorristica dell'economia del territorio".
Così. il presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano, a margine del convengo su "I rischi professionali del giovane dottore commercialista nei rapporti col territorio" organizzato presso la Sala Convegni della "Scuola superiore di pubblica amministrazione" della Reggia di Caserta dall'Unione dei Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Caserta (UNGDCEC).
"Bene ha fatto dunque l'Unione dei giovani dottori commercialisti di Caserta – ha aggiunto il presidente Romano – ad accendere oggi un riflettore su questo tema testimoniando la significativa professionalità di questi nostri laureati, la loro forte volontà di contribuire da protagonisti nella impegnativa battaglia, culturale e sociale, per la legalità. Una risorsa che sono certo li troverà protagonisti nelle diverse opportunità professionali quali quelle di amministratori, custodi giudiziari e amministratori finanziari dei beni mobili e immobili confiscati, per fare qualche esempio".
"Prime linee, dunque, – ha concluso Romano – di quella battaglia per la legalità e per lo sviluppo di un'economia sana e sempre più solida dei nostri territori di cui si sente un grande necessità".

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