Matrimonio nel xxi secolo

Nell’era della comunicazione e della condivisione per contro ci sono più coppie che si spaccano che amori eterni. Cosa rovina un matrimonio? Due persone per vivere un buon rapporto di coppia dovrebbero avere alla base una visione mentale del proprio futuro come “coppia” e quindi un modo di vedere la vita futura insieme. Se nella civiltà odierna il matrimonio è ancora considerato un fatto non solo “naturale” ma “obbligatorio” un primo motivo di rottura potrebbe essere il fatto che molti arrivano al grande passo con ancora molti schemi mentali da “single”.
Forse le cause di questa situazione (divorzi a tonnellate, nascite in caduta libera…) derivino, tra l’altro, dal fatto di avere molta  informazione veicolata dai media sull’estetica, sullo svago e sul divertimento, sulla socializzazione virtuale che comporta un non impegno nel conoscere la persona che si ha di fronte (o meglio, dall’altra parte dello schermo) perché si è troppo distanti, oppure troppo ripiegati su se stessi. È possibile, poi, che si sia invertito l’ordine dei valori, che siano cambiate le fondamenta nella ricerca della propria realizzazione personale.  I valori spinti dalla società,  hanno portato ad un’insicurezza sempre maggiore e ad un “vuoto” interiore che ha fame di essere riempito. È l’idea forse di avere mille alternative che causa l’infinito non appagamento interiore alla base del marketing emotivo che tanto funziona oggi. Naturalmente i valori più spinti sono quelli fondati sull’estetica oppure sul consumo. E in una società basata sul consumo, come possiamo pensare di non consumare anche i matrimoni? Lo spirito di sacrificio ha un peso troppo grande, tutto è facile, basta acquistare i biscotti giusti per essere catapultati in una famiglia felice dove a colazione i bambini sono allegri e sorridenti, non vedono l’ora di andare a scuola ed al partner è del tutto sereno. Non è possibile credere che esistano matrimoni senza sacrifici, e come si può fare un passo tanto importante senza avere sviluppato prima la capacità di “sopportarlo”? C’è, però, un altro aspetto di questo argomento scottante sembra nel contesto attuale che l’istituzione del matrimonio sia una “faccenda” fondata e creata culturalmente millenni fa e che nel nuovo contesto sociale non sia più funzionale.
La nostra società, cultura  che si definisce progressista è così poco evoluta da aver guastato il matrimonio,  le spinte troppo diverse e pretenziose dall’esterno stanno spaccando società e “persone”.
Una frase tratta da un libro molto profondo e spirituale, La Profezia di Celestino,cita:
“Siamo tutti alla ricerca di appagamento nella nostra esistenza e non vogliamo accontentarci” … “E quando si tratta di rapporti umani siamo talmente pieni di pretese da renderli quasi impossibili”.

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