Cerimonia in ricordi degli animali scomparsi

Ancora una volta, in occasione della ricorrenza di S. Antonio Abate, patrono degli animali, si è svolta a Puccianiello (frazione di Caserta) una cerimonia, con incontro spirituale di preghiera, al cimitero per animali d'affezione gestito dalla famiglia Meola. Quest'anno l'incontro, tenutosi domenica 17 gennaio, giorno del santo, ha visto un’intensa partecipazione di persone, alcune delle quali di età infantile, "familiari umani" degli animaletti le cui spoglie lì hanno trovato degna sepoltura: alcuni dei partecipanti, del resto, erano visibilmente commossi, segno evidente di un ricordo vivissimo, pur sullo sfondo di un clima non funereo. Inoltre, il lutto condiviso da tanti visitatori, convenuti nel centro che è ormai un punto di riferimento per Terra di Lavoro, dava l'impressione di venire reso meglio elaborato dalla stessa consapevolezza della condivisione di tale sentimento con molta gente. Ancora una volta, era un particolare significativo la presenza di diversi animali vivi in compagnia degli esseri umani che con loro condividono la propria vita. Diverse erano le novità presenti in questo 2010 nel luogo di sepoltura che ospita le tombicine dei piccoli esseri trapassati: già all'entrata del centro era presente un grande pallone gonfiato, coi colori dell'arcobaleno, sui cui campeggiava una scritta di benvenuto; ancora , appena dentro, una fontana, simile ad un ruscello opera della natura, dava a quello spazio un aspetto ancora più ameno e sereno; soprattutto per i più piccoli, era poi presente una persona che, mascherata allegramente proprio da animale da compagnia, intratteneva con del gioco "in tema" vari partecipanti all'appuntamento. Inoltre, la giornata ha visto la partecipazione ed un intervento pubblico della celebre contessa Patrizia De Blanck, che, accompagnata dal suo cane dal manto ramato, di nome Tantra, ha espresso attenzione e apprezzamento per il cimitero casertano, ormai uno dei diversi del genere in Italia (in particolare, la De Blanck ha ricordato la sua conoscenza e frequentazione anche di un centro analogo a Roma). Nuovamente, la giornata ha visto  il tradizionale, delicato e spettacolare lancio di petali di fiori, coi colori dalle dolci sfumature, da parte di un elicottero noleggiato per l'occasione, oltre all'altrettanto tradizionale liberazione di un gruppo di colombe candide, simbolo di pace e di libertà, oltre che, in ottica specificamente cristiana, dello Spirito Santo, che, per ricordare un passo della liturgia della messa "è Signore è dà la vita"… ed il miracolo della vita sulla Terra comprende anche la vita degli animali, anch'essi, in una visione ispirata di fede, creature di Dio, che da Dio promanano e in Dio potranno essere rivisti, ritrovati. Non a caso, poco dopo sono state diffuse le note musicali del "Cantico delle creature" di S. Francesco d'Assisi, la composizione in poesia di questo grandissimo santo  che loda, in generale, le creature del mondo, umane e non, comunque derivate dallo stesso spirito, soffio divino…infatti, S.Francesco era noto anche per la sua comunione con la natura, per cui aveva ammansito il lupo di Gubbio, "predicava agli uccelli", e, in generale, avvertiva il divino che pervadeva la natura stessa. Protagonista della cerimonia è stato ancora, naturalmente, il sacerdote cattolico don Pierino Pepe, il quale ha benedetto le mini tombe degli animali spirati, ricordando il ruolo delle specie animali nel creato, il significato anche simbolico di alcuni di essi (ad esempio dell'agnello, che per il suo ruolo pacifico ricorda quello del Cristo, con la sua mitezza), invitando ad essere grati a Dio per l'aiuto e la compagnia che le creature animali ci danno… Ancora una volta, così, don Pierino, pregando per le anime degli animali, che sono da considerare immortali assieme a quelle umane, ha recato conforto al dolore dell'uomo che non si rassegna di fronte alla morte.

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