A scuola nessuno è straniero

Da tempo sui banchi della scuola italiana siedono gli uni accanto agli altri bambini e ragazzi che hanno origini, lingue e storie diverse. La scuola è diventata sempre di più lo spazio quotidiano e decisivo per costruire le condizioni e accompagnare le scelte dell’integrazione interculturale e dello scambio reciproco, della conoscenza e del riconoscimento di ciascuno.  
Da anni, gli insegnanti e i dirigenti scolastici progettano e realizzano – con gli enti locali, l’associazionismo, le risorse territoriali – interventi e azioni di accoglienza, insegnamento dell’italiano ai nuovi arrivati, educazione interculturale, mediazione linguistico-culturale…  
Lo hanno fatto e lo fanno, spesso in silenzio, con grande spirito di abnegazione e senza chiare indicazioni didattiche ma sempre con grande amore.
La scuola italiana in questi anni (vent’anni circa, per le aree di immigrazione più “antica”; dieci anni per le situazioni che vedono insediamenti più recenti) ha elaborato, faticosamente e con pazienza, un deposito di “buone pratiche” da diffondere e sistematizzare.
Ha cercato anche di discernere tra interventi positivi ed efficaci e azioni controproducenti e semplificate, individuando quei comportamenti che invece distanziano, separano, ostacolano gli apprendimenti e la partecipazione, anziché includere e innovare.
Eppure in questi giorni ho avuto modo di ascoltare qualche genitore che lamentava la presenza nella classe/sezione frequentata dal proprio bambino di altri bambini appartenenti a famiglie disagiate e tali da recare danno all’educazione del proprio figlio.
La scuola, e soprattutto la scuola dell’infanzia, è forse l’unico strumento di giustizia sociale e non si può avere la pretesa di costituire classi di élite relegando fin da piccoli i bambini delle classi sociali più povere in una situazione di emarginazione.
Con l’augurio che questo nuovo anno scolastico sia denso di esperienze positive e affascinanti per tutti Voi, bambini, genitori, docenti e non docenti, Vi saluto cordialmente nello spirito della massima disponibilità.
Luca dott. Antropoli
Dirigente Scolastico

 

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