Pellegrini nella Valle Santa di Rieti

Organizzato dai soci dell’Associazione Dea Sport Onlus è partito, dal Largo Santella, un pullman diretto alla Valle Santa di Rieti. Fin dal Medioevo i pellegrini hanno percorso “il Cammino di S.Francesco” attraversando la Valle, uno dei più importanti luoghi della storia del Francescanesimo. I visitatori bellonesi hanno appreso, da una guida specializzata, che, durante la sua vita terrena, S.Francesco attraversò la Valle per portare ai residenti la parola del Vangelo, fondare santuari, compiere miracoli e trovare rifugio tra quei monti ricchi di folta vegetazione e di acque salutari. Percorrendo la Valle Santa si raggiungono l’antico Santuario di Poggio Bussone, la foresta, la fonte Colombo da dove sgorgano acque limpide e ricche di minerali ed infine si raggiunge il Santuario di Greccio dove S.Francesco realizzò il suo Presepe oggi diffuso in tutto il mondo. Il pellegrinaggio si è concluso con l’ascesa al Monte Terminillo, utilizzando una moderna funivia che rende possibile la scalata e la visita ad una reliquia di S. Francesco. Il percorso si snoda lungo 35 chilometri di montagna tra il verde dei monti circostanti che fanno elevare un ringraziamento al Cielo come quello di S. Francesco nel Suo Cantico delle Creature. Ci riferisce Padre Angelo Finocchiaro dei Frati Minori:”Lungo le strade percorse dal S. Francesco, i pellegrini incontrano una natura incontaminata e, all’interno dei Santuari, possono acquistare prodotti tipici realizzati nel pieno rispetto dello Spirito Francescano e dotati del logo del Cammino che riconferma Francesco Patrono dell’ecologia e dell’Italia, in una terra che i residenti vogliono lontana da ogni contaminazione. Il Cammino, continua padre Angelo, porta con sé la purezza, l’umiltà e la povertà francescana  recuperando i valori della “regola dell’Ordine che, nella Valle Santa, Francesco lasciò ai suoi confratelli e al mondo intero” Al termine della visita i pellegrini bellonesi avvertivano un profondo senso mistico che rinfrancava il loro animo dalle amarezze quotidiane.

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