Incrocio pericoloso

II viaggiatore che proviene da Roma e transita lungo la via Appia, giunto nei pressi dell’antica Porta Roma legge una insegna che dice: ?Capua citt? di arte e di cultura?. Ci? si legge anche quando si attraversa il pericoloso quadrivio Caputo, dopo aver percorso via Santa Maria Capua Vetere. Che Capua sia considerata citt? di arte e di cultura nulla da eccepire, ma ? altrettanto certo che si rischia di essere travolti da tir, auto, camion, motociclette. Questo problema perdura da diversi anni e nessun amministratore ha mai cercato di risolverlo. Due sono i tratti stradali pericolosissimi che da molti anni restano del tutto trascurati. Ci riferiamo al pentavia Ferrovia dove quotidianamente si incrociano centinaia di automezzi e dove nessun amministratore si ? mai preoccupato di far funzionare i semafori, che continuano a essere desolatamente, spenti. Dalle prime ore del mattino fin verso le 20 quel groviglio di strade ? un continuo pericolo sia per i pedoni che per gli automobilisti. Altra zona ad alto rischio ? l’ormai noto quadrivio Caputo dove, in alcune ore della giornata, la confusione ? tale da costringere gli autisti a fermarsi per lasciare il passo a chi, con prepotenza, tenta il sorpasso. Un sorpasso che spesso da’ origine a scontri fra vetture e liti seguite dalle immancabili scazzottate. A nulla servono le proteste e le telefonate agli amministratori: ci si sente rispondere, con tono conciliante e persuasivo, che il problema sar? risolto al pi? presto. Intanto i mesi e gli anni passano e tutto resta come prima. In una citt? che si definisce di arte e di cultura dovrebbe esserci anche il senso di civile convivenza. Ma. Ormai, ?-risaputo: Capua, a detta dei capuani, ? la regina del… carnevale e, tale considerazione; non fa altro che creare disappunto e biasimo sia in chi la frequenta che negli stessi cittadini. Oggi Capua ? ricettacolo di cani randagi (vedi piazza dei Giudici la sera), di strade sconnesse, di traffico caotico che rendono la vita impossibile. I capuani ed i visitatori restano nell?attesa di giorni migliori.

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