La dipartita di Donato De Lillo, il pap? del “pallone”.

La dipartita di un compaesano, di solito, reca dolore e dispiacere. Mentre la dipartita di alcune persone oltre al dolore fanno riflettere su ci? che il defunto ci ha lasciato. Ieri notte a Bellona, si ? spento Donato De Lillo, una persona che ha vissuto la propria vita con il lavoro di imbianchino e con la struggente passione del calcio. Negli anni ?70 ed ?80 ? stato, per i bellonesi, il punto di riferimento di tutti gli appassionati del pallone. La sua passione lo aveva spinto ad allenare la squadra del Bellona e, quando non riusciva a vincere per lui non era un dramma perch? il suo principale desiderio era quello di coinvolgere, intorno a se, tanti giovani per tenerli lontano da pericolose tentazioni. A volte trascurava il lavoro per il calcio e, quando qualche giovane aveva ?dei grilli? per la testa, Mastro Donato, come affettuosamente tutti lo chiamavano in paese, possedeva ?l?infallibile sistema? per farlo ritornare a ragionare. In una intervista rilasciata nel 1980 alla Radio Dea ebbe a riferire: ?Nelle mie vene non scorrono globuli rossi ma tanti palloncini e, quando un ragazzo cerca altre strade, io metto in atto tutta la mia comprensione di padre e mi dedico al giovane anche a costo di abbandonare tutto e tutti per il suo recupero. Ho ricevuto dei risultati che hanno spinto i giovani ad avere fiducia in me. Questa fiducia porta anche ad ottenere i risultati sportivi?. Donato ha trasmesso la passione del calcio ai suoi figli. Infatti, Giuseppe ? un buon giocatore mentre Mario, ancora ora allena la squadra del Bellona che milita in seconda categoria. Un?altra persona che ha scritto la storia di Bellona, ? andato via per sempre lasciando degli ottimi insegnamenti. Ciao Mastro Donato, non ti dimenticheremo.

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