In paradiso si mangiano sfogliatelle – Imparare a vivere aiuta a non morire
Il tour di presentazioni dell’ultimo libro di Paolo Albano dal titolo: “In paradiso si mangiano sfogliatelle – Imparare a vivere aiuta a non morire”, continua e si alimenta sempre più con tanti appuntamenti. Insomma, le sfogliatelle hanno sempre portato fortuna ma a Paolo Albano, in questo momento, ancora di più. Infatti, giovedì, 11 maggio 2023, alle ore 17.00, presso la sede dell’Associazione 50&Più in via Cervantes, 55 (Napoli), per la rassegna “Un libro per amico” curata da Liliana Palermo, ha avuto luogo la 9ª presentazione, in un piacevole e interessante pomeriggio a cui ha preso parte il Neopresidente dell’Associazione 50&Più Maurizio Merolla. Ospite d’eccezione il Dott. Paolo Albano con il suo libro “In paradiso si mangiano sfogliatelle” edizione Curcio. Trattasi di racconti brevi e dialoghi in atmosfera surreale conditi con sapiente ironia che inducono a riflettere sugli eterni interrogativi che accompagnano la nostra vita. Ma parliamo dell’autore: Magistrato dal 1974, Paolo Albano ha lavorato presso le Procure di Venezia, Santa Maria Capua Vetere e Napoli occupandosi di reati in materia di terrorismo, camorra e ambiente. Il suo ultimo incarico è stato quello di Procuratore Capo della Repubblica a Isernia. Ha pubblicato, in collaborazione con il giornalista Antimo Della Valle, il libro “La strage di Caiazzo – 13 ottobre 1943” (Mursia Editore, 2013), nel quale vengono ricostruite le complesse indagini condotte dal Magistrato Albano per giungere all’arresto e alla condanna degli autori della strage compiuta nel territorio campano dagli occupanti nazisti. Appassionato di letteratura e di studi filosofici, per questa sua raccolta l’autore si è ispirato a Dino Buzzati e all’autore dell’insolita “Antologia di Spoon River”, Lee Masters. Il primo è certamente dotato di una eccezionale immaginazione e nella sua produzione letteraria l’attenzione per l’arcano e i suoi segnali, per il Mistero e il suo alfabeto, lo portarono a studiare con accanimento ed a cercare di svelare le incognite dell’esistenza umana. Tutta l’opera di Buzzati è un’identificazione del mondo in cui viviamo con un’altra realtà, al di sopra e al di fuori di noi, che non cancella la prima, ma piuttosto ne esalta i significati più determinanti. Egli porta così il lettore all’agghiacciante scoperta di qualche cosa che travalica ogni immaginazione umana, proiettandolo alla scoperta del mistero della realtà. Il tema del suo capolavoro, “Il deserto dei tartari”, è il passare della vita nell’inutile attesa di un significato non trovato dell’esistenza, per cui il romanzo si traduce in una metafora della vita umana. In molti dei racconti riaffiorano i temi che tanto affascinavano Dino Buzzati. L’altro riferimento letterario è costituito dall’Antologia del poeta americano Edgard Lee Masters. Ed invero è originale nella sua collezione di poesie in versi liberi l’idea di dare voce a persone che hanno lasciato la vita terrena e ci parlano dall’aldilà. Ogni poesia racconta, infatti, informa di epitaffio, la vita dei residenti dell’immaginario paesino di Spoon River, sepolti nel cimitero locale, ed anche nel libro dello scrittore Paolo Albano, a parlare in prima persona sono spesso personaggi, famosi e non, che vivono l’esperienza ultraterrena. A volte rievocano episodi della vita passata, altre volte ci rivelano ciò che ci attende alla fine della stessa. Infatti, quello che affascina non poco l’idea di un confine assai sottile fra le due realtà, tanto da nutrire la speranza che le persone per noi più care che ci hanno lasciato tornino spesso a starci accanto. L’opera si compone di numerose storie ciascuna delle quali rappresenta un punto di riflessione sui temi eterni dell’esistenza, affrontati con una leggera vena di ironia. Gli argomenti trattati sono: la verità e il mistero, la vita e la morte, il sogno e la realtà. Un racconto dopo l’altro, l’autore ripercorre le eterne domande che da sempre si pone l’uomo: da dove veniamo, quale ruolo gioca il destino nella vita di ciascuno, che cosa ci attende dopo la morte, qual è il rapporto con Dio. Saranno questi fondamentali quesiti a guidare il lettore nei misteriosi e affascinanti meandri della nostra anima. Dialoghi e racconti brevi in un’atmosfera surreale che, offrendo suggestioni fantastiche, invita a riflessioni sui temi eterni dell’esistenza, il tutto affrontato con una sottile e piacevole vena ironica. Un libro da gustare lentamente come le sfogliatelle che una leggenda vuole che si assaggino anche in Paradiso. Nella presentazione leggiamo: “Un libro da gustare adagio, come le sfogliatelle, assaporando una pagina alla volta. Ciascuna delle numerose e variegate storie-racconti, dialoghi ma anche una vicenda reale – rappresenta uno spunto di riflessione sui temi eterni dell’esistenza, affrontati con una piacevole vena ironica. Un racconto dopo l’altro ripercorre le eterne questioni che l’uomo pone a se stesso: da dove veniamo, quale ruolo gioca il destino nella vita di ciascuno, che cosa ci attende dopo la morte, l’esistenza e la natura di Dio. Sono questi i fondamentali quesiti che guidano il lettore nei misteriosi e affascinanti meandri della nostra anima”. Invece, Pier Luigi Dell’Osso (Magistrato) in un suo pensiero scritto sulla retrocopertina del libro di Albano, così si esprime in merito: “Una raccolta di racconti dove temi non facili, come la morte, il Paradiso, il sogno, sono trattati con voluta leggerezza e con disarmante naturalezza, che sovente si mutano in benevolo sorriso, mai compiaciuto e, dunque, autenticamente prezioso”. Nell’incontro di giovedì 11 maggio 2023, ha relazionato sugli illustri trascorsi di Paolo Albano il giornalista e ricercatore storico Dott. Domenico Valeriani mentre le letture dei brani scelti per l’evento sono state curate dagli attori Maurizio Merolla e Liliana Palermo, nonché dello stesso autore. Infine, ci fa piacere ricordare che il 23 ottobre 2022 il libro ha ottenuto il 1° Premio al Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa “I fiori sull’acqua” – IX edizione ad Imola.