“Cales, la bellezza negata” – Passeggiata al sito archeologico

Domani, domenica 11 dicembre 2022, la Rete ArcheoCales di Calvi Risorta – Associazione di volontariato per il recupero e la valorizzazione dei beni culturali e archeologici dell’Agro caleno – ha programmato una passeggiata al sito archeologico dell’antica Città di Cales.
L’appuntamento è per le ore 10,00 nello spazio antistante la Cattedrale romanica di San Casto, Strada Statale n. 6 Casilina, Km. 187. L’iniziativa sta riscuotendo consenso, condivisione e apprezzamento e le adesioni nella prima mattinata di ieri, venerdì 9 dicembre, era già ben 108.
Gli organizzatori nel rendere nota l’iniziativa e gli scopi che questa si prefigge di raggiungere hanno socializzato che “Dopo anni di lustro, grazie all’impegno dei volontari del territorio, che si occupavano di pulire e organizzare visite guidate, Cales è caduta di nuovo nel baratro di un problema che non può essere relegato alle sole inefficienze della politica locale. È palese che da quando ai volontari è stato negato l’accesso a Cales, è ricominciato l’abbandono dei monumenti, lo sversamento abusivo ed anche la presenza di tombaroli, spariti completamente quando il sito archeologico era quotidianamente presidiato da cittadini ed enti.
Da più di 4 anni ci viene negato l’accesso al sito archeologico di Cales, ma questa volta non staremo ad aspettare, noi a Cales ci torniamo! Non per ammirare i suoi monumenti ma per vedere il degrado in cui versa e rendere palese, a chiunque voglia venire con noi, quali sono gli effetti della scelta di non fare nulla e del restare a guardare lo sgretolamento della città antica”.
È da evidenziare che il 27 novembre 2022 ha riaperto il Museo Virtuale Cales – MUVICA -, ubicato in Via Oreste Mancini n.3, e sono riprese anche le attività della Rete ArcheoCales con un incontro-convegno nella sede museale dal titolo <Ci dicono più i morti del passato che i vivi del presente – Annotazioni ragionate sul degrado di Cales: Investigare sulle testimonianze degli antichi caleni per costruire prospettive di rinascita che la storia consente>.
I responsabili del Museo Virtuale Cales e della Rete ArcheoCales nella predetta circostanza, con non poca amarezza e sofferenza, vergarono “Partendo dal titolo dell’incontro <Ci dicono più i morti del passato che i vivi del presente> abbiamo raccontato delle opere ingegneristiche preromane e della colonia che ci hanno tramandato i morti, mentre i vivi ci raccontano dell’incapacità a trovare una soluzione che renda fruibile il sito archeologico. Gli stessi morti ci raccontano delle ceramiche a vernice nera e rossa lustrata tipiche di Cales, mentre i vivi non riescono nemmeno ad impegnarsi per incentivare l’impegno di chi, da volontario, ha dato anima e corpo per far conoscere Cales. Da più di 4 anni il sito archeologico non è accessibile e la colpa non è dei morti ma dei vivi. Questo è stato lo spirito dell’incontro al MUVICA ed è lo stesso spirito con cui invitiamo tutti, domenica 11 dicembre, a tornare a Cales, questa volta non per vedere i suoi monumenti ma il degrado in cui versa. Una passeggiata nel sito archeologico nonostante strade e monumenti chiusi”.
Il sito archeologico dell’antica Città di Cales copre un territorio molto vasto del Comune di Calvi Risorta e annovera strutture quali l’Anfiteatro, il Teatro, il Tempio, le Terme del Foro, le Terme di San Leo, il Castellum Acquae, i resti di Via Forma, l’Arco trionfale, le Necropoli di età arcaica e sannitica e il Ponte delle Monache.

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