Frattamaggiore – Chiusura dell’Anno Giubilare e della Porta Santa

Oggi, 20 novembre 2022, la Parrocchia “San Sossio Levita e Martire” di Frattamaggiore, celebra la chiusura dell’Anno Giubilare nel V centenario della dedicazione della chiesa matrice-parrocchiale di San Sossio Levita e Martire, Piazza Umberto I.
La giornata odierna è stata preceduta da quella giubilare celebrata il 12 novembre 2022 con le solenni concelebrazioni eucaristiche presiedute dal Rev.do Canonico Monsignore Don Angelo Crispino – ore 9.30 e da S. E. Monsignore Krzysztof Jozef Nykiel, reggente Penitenzieria Apostolica della Città del Vaticano – ore 18.00.
La celebrazione odierna per la chiusura dell’Anno Giubilare sarà impreziosita dalla solenne concelebrazione eucaristica, ore 18.00, presieduta da S. E. Mons. Angelo Spinillo, Vescovo della diocesi di Aversa, con la partecipazione di Eccellentissimi Presuli, presbiteri, diaconi, della zona pastorale frattese. Animerà la Corale “Santa Caterina Volpicelli” della Basilica Pontificia San Sossio L. e M. Al termine della celebrazione eucaristica sarà data lettura del messaggio di Papa Francesco e sarà impartita la benedizione papale.
Mons. Don Angelo Crispino, Canonico della Collegiata San Sossio L. e M., nella giornata di ieri, sabato 19 novembre 2022, ha significativamente socializzato: “È sabato, vigilia anche dello storico evento di fede e di Grazia che la nostra Comunità ecclesiale e cittadina frattese ha vissuto durante l’anno giubilare concesso da Papa Francesco per celebrare i 500 anni della consacrazione della chiesa parrocchiale di San Sossio L. e M., Basilica Pontificia, con il dono dell’indulgenza plenaria. Con l’apertura della Porta Santa della Basilica ad opera del nostro Vescovo Spinillo fu inaugurato il 20 novembre 2021 questo tempo di misericordia e di grazia ed ora ci prepariamo alla solenne chiusura con la concelebrazione Eucaristica presieduta dal nostro Eccellentissimo Pastore Mons. Angelo che avverrà domenica alle ore 18.00. Fede e arte convivono in questi cinque secoli nella Basilica di San Sossio e il portone di bronzo, raffigurante la vita e il martirio di San Sossio, preziosa opera scultorea dell’artista Prof. Filippo Eduardo, è incastonato nella facciata ristrutturata e impreziosita che riflette la luce del Santo Patrono e trasmette così a tutta la città un messaggio di vita cristiana e di grazia. La celebrazione dei 500 anni della consacrazione della chiesa parrocchiale matrice è stata una occasione aurea offerta alla nostra città e al popolo devoto facendo riscoprire la propria identità cristiana, civile, culturale, turistica. Un intenso programma di iniziative e di attività che il parroco Mons. Sossio, unitamente al comitato d’onore giubilare, ha ipotizzato e realizzato facendo registrare tante autorevoli presenze della gerarchia vaticana e nazionale che hanno onorato con la preghiera e il magistero della Parola la loro solidale e fraterna condivisione presiedendo le sacre liturgie commemorative del sacro e storico evento giubilare”.
È indiscutibile che la Basilica di San Sossio L. e M. in questi cinque secoli, 500 anni di fede e di arte, è stata centro propulsore di fede e di bellezza e questo lo si coglie guardando e ammirando la sua stupenda facciata e ciò sta a significare che non si poteva trovare alcun altro elemento per identificare le celebrazioni giubilari. La facciata, insieme all’intera Basilica, riflette la luce del Santo Patrono San Sossio L. e M., per questo motivo il disegno della stessa è racchiuso nel segno della cupola della cappella del Santo e, come nelle vele della cupola, sono riportati i quattro simboli che lo identificano: il libro sacro, la fiamma di fuoco segno dello Spirito Santo, la palma del martirio e la corona d’alloro.

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