Il Festival dell’Erranza a Piedimonte Matese

Giovanni Della Corte – Si svolgerà il 16 e 17 settembre, presso il Complesso Monumentale di San Tommaso d’Aquino, a Piedimonte Matese il Festival dell’Erranza. Giunta alla decima edizione la manifestazione avrà quale tema “La partenza e la restanza”. Il Direttore artistico dell’evento Roberto Perrotti immagina un tema che prosegue e accresce quel filo rosso che da dieci anni, fatta eccezione per i due anni di sospensione, causa pandemia, guida scrittori, storici, saggisti, musicisti, politici, artisti, antropologi e giornalisti a confrontarsi sul tema del cammino interiore, esteriore, esplicato nelle sue tappe, nei suoi elementi, negli incontri, nei suoni, nelle scoperte. Durante le due giornate della manifestazione si rifletterà sulla restanza, diversa pratica dei luoghi, forma estrema del viaggiare. Per gli organizzatori del Festival il restare non è da intendersi come forma di nostalgia regressiva, piuttosto come volgere il pensiero verso nuovi progetti, come possibilità di movimento e novità. D’altronde per restare realmente è necessario camminare, cioè errare negli “spazi invisibili del margine”. Il Partire e il Restare sono, infatti, aspetti inseparabili e intrecciati alla storia dell’umanità. Perché l’uomo è continuamente in viaggio anche quando pensa di sostare. Il sentimento della restanza stabilisce una relazione di reciprocità con la partenza: chi lega il proprio corpo a un luogo di solito migra attraverso la propria mente. L’opzione di restare non dovrebbe ridursi all’accettazione di un destino, al contrario andrebbe vissuta come una scelta, anche se lacerante e dolorosa. L’homo sapiens è in bilico tra viaggio e sosta, inclusione e estraneità, esigenza di “spostarsi” e desiderio di “casa”. “I partiti e i rimasti non possono fare a meno gli uni degli altri”. Non si resta mai del tutto, così come non si “parte” mai in modo definitivo. Eppure non è facile per entrambi riconoscersi somiglianti nella propria diversità. Ospiti del Festival saranno l’antropologo Vito Teti, autore del recente saggio La restanza, lo scrittore dissidente siriano Mahmoud Hasan al-Jasim, la traduttrice Greta Sala e l’editore Paolo Miggiano, la scrittrice Elisa Ruotolo, l’inviato esteri di “la Repubblica” Gianni Vernetti, il critico d’arte Massimo Bignardi, l’artista e saggista Annalisa Mazzola, il Sociologo Aldo Bonomi, lo storico Marco Revelli, la saggista Antonella Tarpino, la scrittrice Mariolina Venezia, l’Avvocato cassazionista Domenico Ciruzzi e la storica e teologa Adriana Valerio. L’ingresso sarà libero. Sarà presente con uno stand la Libreria Feltrinelli di Caserta.
Il Festival dell’Erranza si concluderà con uno spettacolo musicale.

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