Teano – La Diocesi fa chiarezza sul futuro del Convento di Sant’Antonio e dell’annesso Santuario

Il Presidente della Pro Loco di Teano, Gianfranco Izzo, in merito alle voci insistenti e ricorrenti che circolavano da tempo in città e nel circondario di una probabilissima chiusura del convento di Sant’Antonio e dell’annesso santuario gestiti dai frati minori francescani, il 15 luglio 2022 emanava una nota nella quale tra l’altro scriveva “Dobbiamo far sentire la nostra voce! La notizia della chiusura del Convento di Sant’Antonio desta profonda preoccupazione. Nei prossimi giorni la Pro Loco Teano organizzerà manifestazioni di interesse collettivo per far sentire la voce del popolo e dei fedeli teanesi contro questa decisione lesiva del nostro patrimonio culturale e sociale”.
A seguito di tanto l’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Teano-Calvi, al fine di prevenire la diffusione di altre notizie non del tutto rispondenti allo stato delle cose, ha emanato un comunicato nel quale ha socializzato che in data 14 luglio 2022 si è concluso il XXIV Capitolo provinciale della Provincia Napoletana del SS. Cuore di Gesù dell’Ordine dei Frati Minori. La carenza evidente di vocazioni religiose nella famiglia dei Frati Minori, unita al numero consistente di comunità francescane presenti nel territorio della provincia, ha indotto il Padre Provinciale dell’Ordine con il suo Consiglio a compiere alcune delicate scelte. Nel territorio della Provincia napoletana, infatti, il numero delle comunità francescane attive è stato ridotto di cinque unità; tra le comunità francescane interessate da tale riorganizzazione pastorale vi è la comunità di S. Antonio in Teano, già da qualche tempo ridotta al numero minimo di frati.
Il comunicato della Diocesi socializza, altresì, che al posto della comunità francescana, si avrà la presenza stabile della Comunità di Emmaus, movimento ecclesiale nato nella Diocesi di Nocera-Sarno, grazie all’opera di Don Silvio Longobardi e la presenza francescana nel Santuario di Sant’Antonio sarà assicurata dalla Comunità dei frati minori del Santuario dei Lattani, di cui Sant’Antonio diventa rettoria. La Diocesi di Teano-Calvi, nella persona del Vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli, inoltre, si è adoperata e si adopererà con ogni sforzo e risorsa possibile per assicurare la continuità della presenza ecclesiale in tale luogo di forte spiritualità per il territorio di Teano. È garantita non soltanto la celebrazione della S. Messa domenicale, ma anche la celebrazione quotidiana, così come l’apertura quotidiana del Santuario per consentire ai fedeli di accedervi per la preghiera personale. È garantita, inoltre, la presenza dell’Ordine Francescano Secolare che, assistito spiritualmente dai Frati Minori dei Lattani, manterrà le proprie attività, nonché la custodia dei locali attualmente in loro disponibilità. Allo stesso modo è garantito al Gruppo Scout l’uso degli spazi di cui attualmente già gode, nonché l’assistenza spirituale.
In definitiva, e per fugare ogni erronea comprensione, il Santuario di Sant’Antonio non sarà chiuso.
Il Padre Guardiano dei Frati Minori della Comunità francescana di Teano, Fra Fedele Mattera, che dovrà lasciare la predetta comunità insieme agli altri frati, non senza emozione e commozione ha dichiarato “Amo, pazzamente questo convento e preparare il mio trasferimento non sarà una cosa emotivamente facile. Ma un frate sa bene il valore dell’obbedienza, anche se porto la morte nel cuore so che il seme che muore è chiamato a portare molto frutto. (…) I commenti sono comprensibili, ma non hanno mai salvato ilo mondo, soprattutto quelli espressi sui social. Ieri, a Messa c’erano due persone, oltre ai nostri due collaboratori. Se i commentatori avessero sentito il bisogno di manifestare con la preghiera, probabilmente il Padre Eterno sarebbe stato più felice. Comprendo il dolore, chi mi conosce sa che è anche il mio dolore, ma bisogna imparare a guardare il futuro con speranza, cercando di capire come rimboccarci le maniche per preparare la degna accoglienza alla comunità che darà nuova vita alla collina di Sant’Antonio”.

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