Tre debutti al Teatro Campania Festival

Tre debutti caratterizzano la settima giornata del Teatro Campania Festival. Nella Sezione Danza della manifestazione, organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, prima nazionale dello spettacolo Danse macabre alle ore 21 di oggi al Teatro Mercadante con replica domani alle 19,00. Lo spettacolo concepito da Martin Zimmermann, regista e performer svizzero, e realizzato con Tarek Halaby, Dimitri Jourde e Methinee Woongtrakoon, protagonisti sulla scena di una vicenda pervasa da humour noir. La creazione musicale è di Colin Vallon mentre Sabine Geistlich cura la drammaturgia. Tre personaggi, grotteschi e reietti dalla società, si ritrovano in un luogo sperduto, che ricorda una discarica abbandonata. Proveranno a vivere insieme, superando le varie difficoltà relazionali, per rispondere al bisogno innato di vivere in comunità. Impalpabile e onnipresente, incomberà su di loro l’ombra della Morte, la burattinaia impietosa di una storia che ha nell’umorismo la sola via di fuga. «Il mio umorismo corrisponde al lato ridicolo del tragico – afferma, infatti, Zimmermann -. Spingere il tragico fino alla commedia permette di superarlo. Per me, il tragicomico contiene una violenza e una potenza feroce: è radicale e tagliente, guidato da una certa malizia, ma anche beffardo, preciso e misterioso». Nella sezione Progetti Speciali, ancora un appuntamento con Il Sogno Reale. I Borbone di Napoli, progetto di Ruggero Cappuccio e a cura di Marco Perillo, che prosegue sul palco della Terrazza dei Principi di Capodimonte, alle ore 21. Per l’occasione Cristina Donadio leggerà Il re di Napoli, di Elisa Ruotolo. Il racconto si sofferma sul tempo sospeso dell’infanzia e del suo potere immaginifico. Protagonista sarà Ferdinando, il figlio di Carlo III, che osserva suo fratello Filippo ricevere la risposta all’ennesimo consulto medico che stravolgerà i loro destini. All’Archivio di Stato di Napoli debutta, alle 19 e alle 20.30, Antenate. Il tempo del ricordo nella casa delle storie, in scena fino al 18 giugno. Marina Rippa ha ideato e curato la performance teatrale per f. pl. Femminile Plurale, che ha prodotto la pièce in sinergia con l’Archivio di Stato di Napoli e in collaborazione con il Settore Cultura del Comune di Napoli. Narrare e ricordare: l’uno non può esistere senza l’altro. E nell’atto di raccontare storie si nasconde il significato profondo della propria identità: riconoscere da dove si proviene, comprendere dove si è, intravedere dove si andrà. Antenate, conosciute o sconosciute, sono le donne che non compaiono nella Storia, ma che la Storia l’hanno vissuta e scritta anche loro. Interpreti di uno spettacolo interamente al femminile saranno Amelia Patierno, Anna Liguori, Anna Manzo, Anna Marigliano, Anna Patierno, Antonella Esposito, Flora Faliti, Flora Quarto, Giustina Cirillo, Giusy Esposito, Ida Pollice, Iolanda Vasquez, Melina de Luca, Nunzia Patierno, Patrizia Iorio, Rosa Tarantino, Rosalba Fiorentino, Rosetta Lima, Rossella Cascone, Susy Cerasuolo, Susy Martino e Tina Esposito. Ma il Campania Teatro Festival si caratterizza anche per attività diurne. Il primo incontro è con Come un albero la mia voce racconta, a cura di Martina Baldi e Antonella Ippolito. L’appuntamento è alle 17 presso il Teatrino del Belvedere, Pagliarone di Capodimonte per gruppi di massimo 10 partecipanti. Il progetto nasce in risposta al lungo silenzio che ha accompagnato il periodo di confinamento per la pandemia di COVID-19. Tra le mura di casa, dolorosa è stata l’esperienza del non poter comunicare. È necessario, ora, ritrovare contatto con il sé e con il mondo. Il mezzo, per farlo, è la voce: ascoltarla e farla ascoltare, lasciarla risuonare nella Natura per riconnettersi con il senso profondo dell’esistenza. Come un albero la mia voce racconta è un’esperienza interattiva che mira ad armonizzare parti di sé, a metà tra terra e cielo, come un albero, in eterno equilibrio fra struttura e libertà. Per scoprire i viali e gli edifici storici del Museo e Real Bosco di Capodimonte ci sono le visite guidate a piedi. Il punto di raccolta è presso il Belvedere (Porta Grande) alle ore 18 per un massimo di 20 partecipanti. Per informazioni campaniateatrofestival.it.

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