L’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici ricevuta dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi

Il Forum Nazionale delle Associazioni professionali e dei Dirigenti scolastici – FONADDS – ha incontrato il Ministro dell’Istruzione, Prof. Patrizio Bianchi, alla presenza del Capo Dipartimento Stefano Versari e del Direttore Maria Assunta Palermo nell’ambito di un incontro ricognitivo in vista della definizione di proposte operative sui diversi temi che concorrono alla definizione del PNNR.
Il FONADDS fu istituito il 10 febbraio del 2014 e rinnovato il 2 marzo del 2018 dal Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli con provvedimento n. 0000189 e si prefigge di favorire il dialogo e il confronto fra il Ministero dell’Istruzione e le rappresentanze dei Docenti e dei Dirigenti della scuola e formulare proposte, presentare studi e ricerche, rappresentare esigenze in tema di istruzione e in ordine a problematiche scolastiche, oltreché in merito alle tematiche educative e didattiche connesse alla professione docente e della dirigenza scolastica.
Le tredici associazioni che costituiscono il FONADDS, tra le quali l’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici, A.N.DI.S., hanno fornito, con interventi mirati e propositivi dei rispettivi Presidenti, riflessioni, suggerimenti, proposte e indicazioni al fine di migliorare e irrobustire il sistema “scuola” nel contesto attuale e nell’atteso tempo post pandemico.
Il Ministro Bianchi ha assicurato gli interlocutori che le tematiche esaminate e le proposte avanzate saranno oggetto di un sereno approfondimento e di un’oculata valutazione.
L’A.N.DI.S., oltre a fornire un contributo di spessore all’incontro tra il Ministro e il mondo associativo della scuola, ha impreziosito la sua partecipazione con un documento, a firma del suo Presidente Paolino Marotta, allegato al suo elaborato che ha consegnato al titolare del Ministero di Viale Trastevere nel quale ha sollecitato la ripresa e il rilancio dell’autonomia scolastica; la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni; la rivisitazione dei rapporti tra Stato, Regioni e Autonomie scolastiche; la riforma dell’Amministrazione scolastica centrale e periferica; l’istituzione dei Centri di servizio territoriali; il potenziamento dell’organico per consentire la differenziazione dell’organizzazione didattica, la riduzione del numero di alunni per classe, il superamento del rapporto frontale di insegnamento; l’avvio di percorsi mirati di formazione del personale nonché la dotazione di un servizio psicopedagogico; la riforma degli organi collegiali e l’aggiornamento del Testo Unico; l’implementazione di efficaci strategie di contrasto alla dispersione scolastica; il superamento del disallineamento tra richieste del mondo del lavoro e offerta formativa; la modifica delle norme che disciplinano il reclutamento del personale della scuola; la riforma del sistema della formazione del personale iniziale e in servizio; la ridefinizione del ruolo e delle responsabilità dei Dirigenti scolastici nella gestione della sicurezza delle scuole; l’allineamento del trattamento economico del personale della scuola ai livelli europei e uno sviluppo diverso della carriera docente “prevedendo ruoli di coordinamento didattico e organizzativo all’interno di una visione di leadership distribuita ormai non più rinviabile” e ha auspicato, altresì, che il decisore politico e l’Amministrazione assumano le predette proposte come prioritarie.

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