Le testimonianze della presenza di San Francesco d’Assisi a Casanova di Carinola e miracoli compiuti a Capua e a Sessa Aurunca

Il 4 ottobre u.s. è stata resa “MEMORIA” a San Francesco d’Assisi. Questi nacque ad Assisi (PG) nel 1182 e rese l’anima al Creatore della vita il 3 ottobre 1226; venne canonizzato da Papa Gregorio IX il 16 luglio del 1228 (erano trascorsi appena due anni dalla sua morte) con la Bolla “Mira circa nos” e proclamato il 18 luglio 1939 da Papa Pio XII Patrono principale d’Italia. La Chiesa cattolica celebra la sua memoria liturgica il 4 ottobre.
La breve e intensa esistenza terrena di Francesco d’Assisi si svolse anche in alcuni luoghi della provincia di Caserta: Casanova di Carinola, Capua e Sessa Aurunca.
Il convento francescano di Carinola è un autentico “gioiello” che si cela tra le campagne della frazione Casanova, ed è un vero peccato che non sia molto conosciuto. L’edificio sacro fu dimora del poverello d’Assisi nei primi anni della seconda decade tredicesimo secolo e si ritiene che esso sia stato fondato dallo stesso che vi dimorò nella primavera del 1222 e dai suoi seguaci. I primi biografi del Santo e le cronache dell’Ordine, soprattutto quelle di fra’ Mariano da Firenze e fra’ Francesco Gonzaga, riprese poi dal teologo e storico francescano del sedicesimo secolo Luca Wadding nei suoi Annales, attestano la presenza di San Francesco a Carinola proprio in tale periodo. Secondo la tradizione il luogo conserva la grotta che scavata nella roccia ospitò San Francesco durante il suo itinerario di visita ai luoghi francescani della Campania. Gli esperti e gli studiosi di Archeologia e di Storia della Chiesa sostengono che sono molto evidenti i segni delle ginocchia e della fronte lasciati dove egli era solito pregare.
Le tracce del passaggio di San Francesco in Terra di Lavoro sono testimoniate dal convento, “autentico tesoro” che si nasconde tra le campagne della ridente cittadina di Casanova di Carinola che dalla sua fondazione è stato costantemente abitato dai frati minori Osservanti e ha visto, tra le sue mura, numerose personalità e Santi: Guglielmo da Ockham, il filosofo francescano che, per le sue idee, vi fu confinato nel quattordicesimo secolo e forse vi morì; San Bernardino da Siena; San Giacomo della Marca, che nel 1479 guarì il Re Ferdinando I d’Aragona che versava in fin di vita a Carinola.
Il convento, nei secoli, è passato attraverso fasi storiche molto travagliate, conoscendo l’abbandono, la distruzione bellica e l’incuria dell’uomo, ma alla fine è ancora lì a testimoniare, con la sua semplicità e la sua bellezza, la presenza di un uomo straordinario come Francesco d’Assisi.
Durante uno di questi viaggi in Campania Francesco compì anche due miracoli. Risuscitò un fanciullo di Capua che intento a giocare sulla riva del fiume Volturno cadde in acqua e annegò. Mentre gli amici e i familiari invocavano l’intervento del Santo un nuotatore riuscì a recuperare il corpo senza vita del ragazzino e San Francesco, in accoglimento delle suppliche, risuscitò il fanciullo morto.
Il secondo miracolo lo compì a Sessa Aurunca ove una casa crollò uccidendo un giovane che era al suo interno; i soccorritori lo estrassero dalle macerie senza vita e lo adagiarono su una lettiga. La madre implorò, con la promessa di un “voto” l’intercessione del giovane frate d’Assisi e verso la mezzanotte il giovane cominciò a respirare e prima dell’alba tornò completamente alla vita lodando il Signore. Questo miracolo colpì l’attenzione di Giotto che lo raffigurò in un dipinto nella Basilica Inferiore di Assisi: il giovane è rappresentato mentre ritorna tra i vivi, e dietro tre donne (la madre e forse due sue sorelle) che lo seguono raccolte in preghiera.

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