Lo Scapolare della Madonna del Carmelo

Il 16 luglio la Chiesa ricorda la Beata Maria Vergine del Monte Carmelo. Uno dei simboli della devozione alla Madonna del Carmelo è lo Scapolare, conosciuto anche come “Abitino”.
Il 16 luglio 1251 la Madonna apparve al vecchio generale dell’Ordine Carmelitano San Simone Stock porgendogli uno scapolare, detto comunemente “Abitino”, dicendogli: «Prendi figlio dilettissimo, prendi questo scapolare del tuo Ordine, segno distintivo della mia Confraternita, privilegio a te e a tutti i Carmelitani. Chi morra rivestito di questo abito non soffrirà il fuoco eterno; questo è un segno di salute, di salvezza nei pericoli, di alleanza di pace e di patto sempiterno».
In questi giorni i Cattolici si preparano a questo evento, con immensa gioia e fede, partecipando attivamente ad ogni celebrazione liturgica.
Ancora oggi, ci sono congregazioni carmelitane, maschili e femminili, che si accingono a far conoscere e vivere la fede che la Beata scalfisce nei loro cuori per poi essere uno strumento di testimonianza di quella devozione immensa, portando con umiltà il Santo Scapolare.
Concludo con una bellissima poesia, atto d’amore e fede, scritta dalla Dott.ssa Angela Ragozzino in onore della Beata Vergine del Carmelo, dal titolo “Lontano nel tempo”.

Lontano nel tempo…
(La Madonna del Carmelo)

Lontano nel Tempo…
Rivedo una Cappellina
ai piedi della collina,
mura basse scrostate,
di calce bianca dipinte
e lì in fondo una Madonna.
Ha occhi dolci ed amorevoli
un Bimbo biondo sul grembo.
Una nonnina in preghiera,
una lacrima e un sospiro
dona un mazzo di rose
di maggio…

Lontano nel Tempo…
Rivedo un Caro Prete,
all’opra di pietre e malta,
una carriola in arnese
e tanti suoi figli al lavoro,
all’ora del tramonto
e su…su…
una Chiesetta s’innalza.
Pochi gradini di rosso mattone,
un campanile
ed una sola navata.
Lì in fondo, la Luce.

Lontano nel tempo…
E n’è passato! … e ancora ritorno
alla vecchia Cappellina
ai piedi della collina.
E la ritrovo in alte mura incassata,
di calce bianca, dipinta.
È sempre lì, la Madonnina
d’oro soffusa,
ha occhi dolci amorevoli
e il Bimbo biondo sul grembo.
Ti porto una rosa di maggio,
ahimè! piena di spine.

Tu guardi e sorridi,
sai già le pene del cuore.
Oh Madonna del Carmelo
dei Tuoi figli conosci gioie,
dolori e speranze,
ascolti e lenisci gli affanni
di chi a Te s’affida…
Ed ora alla Chiesetta
m’avvio, una prece
dal cuore s’innalza:
Fa’ che alle rose per Te
non ci siano più spine.

Angela Ragozzino

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