Nell’edilizia si rischia il blocco dei lavori per la fiammata dei prezzi dei materiali

I numeri parlano chiaro, è in corso un forte aumento dei prezzi dei materiali per le costruzioni, a partire da quelli siderurgici, acciaio e ferro, ma anche polietilene, rame, petrolio, cemento. Tali rincari mettono in difficoltà imprese, artigiani, famiglie, rischiano di frenare i lavori privati e pubblici e di rallentare la difficile ricostruzione dei territori colpiti dai terremoti.
La crisi delle materie prime è più ampia e riguarda non solo il settore edilizio, però nell’edilizia questa variabile esogena sta per diventare un blocco di fermo lavori. Abbiamo quindi chiesto al governo di sostenere le aziende che sono colpite da questa fiammata dei prezzi, che in alcuni casi ha anche un’ombra speculativa, e considerare che questo si riverbera anche sui tempi dei lavori. Quindi revisione dei contratti, ove possibile, adeguamenti periodici anche dei prezzari, e monitoraggio costante della situazione. In quest’ottica avrebbe senso anche l’allungamento dei termini del bonus del 110%.

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