Cassino – Luigi Evangelista, “passionista mancato” ma “passionista sempre”

Luigi Evangelista nasce il 17 maggio 1938 a Pignataro Interamna (FR) ove trascorre la sua infanzia in un borgo rurale, a tre chilometri dal centro abitato, che è distante da Cassino dodici chilometri. Vive in una famiglia numerosa e in precarie condizioni economiche, nove figli, resa ancora più povera dalle vicende della seconda guerra mondiale che nella zona del Cassinate non risparmiò lutti e ferite, il padre aveva subito la mutilazione del braccio sinistro. Il lavoro della “terra” era l’unico sostentamento e costituiva la sola speranza di rinascita e, pertanto, era necessario il contributo di tutti i membri della sua famiglia.
In una recente lettera/documento Evangelista scrive che nel “Settembre 1951, una lettera di p. Cristofaro mi comunicava l’assegnazione di una borsa di studio di duemila lire al mese che mi consentiva l’ammissione alla Scuola Apostolica Passionista di Calvi Risorta”. Il papà che non aveva mai condiviso la scelta del figlio di diventare passionista, anche perché le sue “braccia” servivano per rinascere economicamente, tenne per sé la lettera per quindici giorni ma, poi, su sollecitazione della figlia Vittoria, gliela partecipò e la risposta fu “Papà, mamma, Dio ci ama e non ci nega il suo aiuto, domani partirò”. Il padre cercò in tutti i modi di persuaderlo a non partire ed esclamava “Non ci abbandonare, non puoi partire, nessuno ti accompagnerà a Calvi”, ma Luigi fu imperterrito e pensò: “Per arrivare a prendere la corriera a Cassino da casa mia dovrò fare dodici chilometri a piedi; la corriera per il bivio di Calvi parte da Cassino alle cinque di domani mattina, io esco da casa alle tre e vado a piedi a Cassino e se non mi faranno salire sull’autobus, perché non ho i soldi per il biglietto, camminerò a piedi lungo la Casilina fino a Calvi Risorta. Se poi, arrivato al collegio passionista non mi faranno entrare perché non porto con me il corredo richiesto nella lettera, me ne tornerò sempre a piedi”. Si alzò alle due di notte, alle tre salutò i fratelli e le sorelle e il padre da sotto le coperte, ebbe l’impressione che fosse vestito, lo implorava a non partire e lui replicava “Papà, non fa niente che non mi accompagni, vado da solo, lo so che non ci sono i soldi per il corredo”. Nel pieno della notte Luigi partì e con tremore percorse la distanza, tre chilometri, che separavano la sua casa dal centro del paese e qui avvertì una mano che si posava sulla sua spalla: era il padre. Insieme, senza pronunciare alcuna parola, percorsero i restanti nove chilometri e arrivati a Cassino salì sull’autobus delle Autolinee Zeppieri che effettuava il servizio interregionale Cassino – Napoli (Cassino – Vairano Scalo – Bivio Calvi – Capua – Aversa – Napoli) e il padre “Pagò il biglietto al fattorino, al quale raccomandò di darmi assistenza e farmi scendere al bivio di Calvi Risorta”. Alle 8.30 Luigi dal bivio di Calvi si incamminò verso il seminario, settecento metri di distanza, ma impiegò un’ora impegnato a pensare alle probabili risposte che avrebbe ricevuto sul materiale che avrebbe dovuto avere con sé per accedere al seminario e che, purtroppo, ne era sprovvisto. Dopo non poche esitazioni “Mi decisi a suonare la campanella dell’enorme portone. Si affacciò il portiere che, zoppicante, mi chiese: che vuoi? … Gli presentai la lettera, sono Luigi Evangelista devo entrare nell’alunnato”. Non essendo accompagnato da alcun familiare questi chiuse il portoncino e poco dopo aprì uno spioncino e disse “aspetta avverto Padre Cristofaro” e suonò una campanella per tre volte. Dopo alcuni minuti comparve Padre Cristofaro che gli disse “Buon arrivato Luigi” e gli domandò dov’era suo padre, sua madre, il corredo, la valigia e alla sua risposta negativa questi, meravigliato e sorpreso, disse “Ma i tuoi sanno che sei venuto?” e Luigi rispose “Sì, mio padre mi ha accompagnato fino a Cassino, mi ha comprato il biglietto e mi ha messo sull’autobus. Capisco che non posso entrare, non ho nulla, scusatemi, me ne vado”. Padre Cristofaro, con amore e disponibilità, replicò “Entra, ti aspettavamo”.
Luigi nei primi due anni compì l’intero triennio della scuola media conseguendo anche un’ottima votazione; nel 1953 venne trasferito a Pontecorvo (FR) ove frequentò il IV Ginnasio e a settembre del 1954 venne inviato a Falvaterra (FR) per adempiere al noviziato. Era quasi tutto pronto perché il sogno “passionista” si realizzasse ma per “un serio imprevisto e con l’affettuoso consiglio della stessa comunità passionista mi ritrovai in famiglia”.
Nonostante le precarie condizioni economiche familiari Luigi riprese gli studi e nel 1961, ventitreenne, conseguì il diploma di ragioniere con specializzazione in tecnica bancaria e nel mese di novembre dello stesso anno risultò vincitore di un concorso indetto dalla Cassa di Risparmio di Roma nella quale svolse, in un primo momento, le mansioni di impiegato e, successivamente, quelle di funzionario. Il 31 dicembre 1996 lasciò il servizio attivo e venne collocato in quiescenza e iniziò a godersi la sua “meritata” e “agognata” pensione.
Luigi il 24 settembre 1964, ventiseienne, coronò il suo sogno d’amore portando all’altare la diciannovenne signorina Angelarosa Giovanna Di Mambro che lo rese felice genitore di due splendidi figli: Gabriella e Costantino. Gabriella, poi, nel 1993 e nel 1997 gli donò due meravigliosi nipoti: Leonardo e Niccolò.
Luigi ha sempre nutrito per lo studio, specialmente per la branca teologica, un forte interesse e nel 1998 si iscrisse alla Pontificia Università Lateranense di Roma, Facoltà di Teologia, nella quale conseguì il Baccalaureato in Filosofia e in Teologia nonché la Licenza in Teologia con specializzazione in Dottrina Sociale della Chiesa. Il 2 6 aprile 2007 venne ordinato Diacono permanente ed esplica il suo servizio pastorale nella Parrocchia “San Pietro Apostolo” di Cassino e, attualmente, insegna Dottrina Sociale della Chiesa nell’Istituto Teologico Diocesano di Cassino ove è accreditato, anche, del Dottorato.
Luigi Evangelista ha sempre vissuto il “carisma” passionista e durante i lavori del XXVIII raduno dell’Associazione ex Alunni Passinisti-ASEAP, Presidente Antonio Romano e Assistente Spirituale Padre Ludovico Izzo, tenutosi ad Airola (BN), 25 aprile 2018, affermò “Celebrare da diacono, nel raduno Aseap, con e accanto ai miei compagni carissimi di allora, oggi sacerdoti passionisti, mi ha ricolmato, ancora una volta, di quella stessa gioia di quando 67 anni prima, Padre Cristofaro mi disse “Entra, ti stavamo aspettando” e in più di una circostanza, con fiero orgoglio, ha affermato “Io tuttora mi sento passionista nel cuore e nell’anima e nella vita cerco di comportarmi umilmente di conseguenza”.

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