Lo stilista Luigi Bruno sostiene il progetto “La valigia di Salvataggio” con le sue mascherine alta moda

Il noto stilista Luigi Bruno, in questo periodo di pandemia, ha ideato una linea di mascherine (alcune abbinate ai suoi vestiti) a sostegno delle donne in difficoltà, donando il ricavato in beneficenza all’Associazione “I Diritti Civili nel 2000, Salvamamme Salvabebè”, oltre a continuare a ideare e produrre abiti da sposa e di alta moda. Queste mascherine pensate per un ballo in maschera sono a tutti gli effetti delle mascherine di comunità, in altre parole “mascherine lavabili in materiali multistrato idonei a fornire un’adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso” (prodotte ai sensi dell’art. 16, comma 2, del D.L. 18/2020, sotto la responsabilità del produttore che ne garantisce la sicurezza). I materiali utilizzati per la loro creazione non sono noti per causare irritazione o qualsiasi altro effetto nocivo per la salute e non sono altamente infiammabili. Il geniale stilista Luigi Bruno ha vestito numerose donne dello spettacolo come Maria Giovanna Elmi, Alessandra Canale (per la quale ha disegnato l’abito nuziale), Matilde Brandi, Annalisa Minetti, Brigitta Boccoli, Nadia Bengala, Demetra Hampton, Eleonora Cecere, Naike Rivelli, Donatella Rettore, le compiante Marta Marzotto e Monica Scattini; e poi numerose principesse, contesse, marchese, direttrici di giornali, giornaliste, inviate televisive, etc. Ha partecipato anche a diversi programmi televisivi della Rai e si è divertito accanto a Pupo su Sky nel campo culinario. Da ricordare anche la sua importante collezione dedicata alle dive del cinema che ha oltrepassato l’oceano e addirittura l’abito nuziale “Italia” fu esposto al Metropolitan Museum of Art (MET) di New York nel 2011, anno delle celebrazioni per i 150 anni del nostro amato Paese. Per la sua affermata immagine di esteta in tutto il mondo, anche le sue mascherine in versione deluxe sono già sul volto di migliaia di persone che vogliono tutelarsi e tutelare dal contagio, ma con stile elegante e raffinato. Non si tratta di semplici mascherine usa e getta, ma di dispositivi che rispondono a pieno alle linee guida dettate dalle istituzioni e realizzate con tessuti lavabili. L’Associazione “I Diritti Civili nel 2000, Salvamamme Salvabebè” da anni sostiene il progetto “La valigia di Salvataggio” rivolto a donne in fuga da situazioni di violenza. Donne che subiscono violenza da parte dei mariti, compagni o ex partner, che hanno lasciato la casa in cui sono maltrattate. A ognuna è donata una valigia per ricominciare piena di beni di prima necessità, informazioni salvavita e molto altro: l’essenziale per chi, con coraggio, ha deciso di contrastare la violenza, in fuga, magari senza nulla, ma mai sola. La valigia, e tutto ciò che essa contiene, vuole attutire il senso di rinuncia e di perdita sostituendolo con l’idea di un nuovo inizio, attraverso i beni consegnati e attraverso l’insieme di azioni a sostegno della persona, così da rendere centrale e concreto il messaggio della ripartenza. L’Associazione Salvamamme opera da oltre quindici anni intervenendo nei momenti cruciali dell’abbandono e della solitudine delle mamme e delle famiglie in condizioni di grave disagio socio-economico. Lo stilista ha dichiarato “ Invito tutte le donne a proteggersi con il cuore indossando le mascherine che ho realizzato con cui potranno tutelare loro stesse e contribuire ad una giusta causa”.
Stop alla cultura dell’ indifferenza! Aiuta una donna in fuga dalla violenza.

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