Licenziamenti Jabil, Di Gaetano presenta mozione consiliare a sostegno dei lavoratori

Vitulazio – Nei giorni scorsi, fa sapere il consigliere comunale Francesco Di Gaetano, la multinazionale americana dell’elettronica “Jabil” presente nel comune di Marcianise ha ufficializzato 190 licenziamenti; alcuni dipendenti della suddetta azienda risiedono nel nostro Comune; l’annuncio di tali licenziamenti arriva mentre l’Italia ancora fa i conti con l’epocale emergenza sanitaria del coronavirus e con i suoi effetti economici. Lo fa apparentemente in barba al Decreto Rilancio che ha prorogato fino a metà agosto la moratoria sui “licenziamenti per giustificato motivo oggettivo” prevista dal Decreto di marzo; la Jabil, 120 stabilimenti e 200mila dipendenti in giro per il mondo, sostiene di licenziare esattamente norme alla mano, visto che i decreti parlano di “procedure pendenti avviate successivamente al 23 febbraio 2020”, mentre quelle nello stabilimento di Marcianise si sono messe in moto nel giugno dello scorso anno quando l’azienda aveva annunciato 350 esuberi sul totale di 700 dipendenti prevedendo parallelamente incentivi all’esodo o alla ricollocazione volontaria in altre fabbriche della zona, e motivando la decisione con un “contesto economico sfidante, volumi in calo, risorse sotto-utilizzate”.
Mi chiedo se sia altrettanto lineare e coerente, con la ratio del DL Cura Italia, che la Jabil abbia attinto a piene mani ai benefici previsti dal decreto, in particolare alla cassa integrazione straordinaria. Prima usano i soldi pubblici messi a disposizione dallo Stato per conservare la base degli occupati e poi, una volta finiti i fondi, licenzi come se nulla fosse? Probabilmente chi al governo ha disegnato la norma avrebbe dovuto prevedere un meccanismo di inclusione automatica nel divieto di licenziamento di tutte le aziende che abbiano attinto alle risorse statali.
Il Consiglio comunale si esprima sulla suddetta mozione e sostenga i lavoratori.
E’ fondamentale cercare una soluzione che non lasci a casa nessuno dei 190 lavoratori a rischio: occorre rapidamente attivare tutti i percorsi istituzionali.
Nessuno può sentirsi al di sopra della legge né può permettersi di offendere la dignità e professionalità dei lavoratori con inqualificabile arroganza.
Esprimo tutta la mia solidarietà ai lavoratori Jabil e alle loro famiglie.
Questa terra già depressa e martoriata non può subire l’ennesimo atto sovversivo.

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