Pietramelara, la Cappella di Fradejanne all’interno del Monte Maggiore

L’Eremo di Fradejanne (950 metri s.l.m.), situato all’interno del Massiccio del Monte Maggiore (1037 metri s.l.m.), si affaccia sulla piana di Pietramelara, con punti di osservazione sulla piana del Medio Volturno ed in lontananza, con scorci sul castello di Roccaromana e sulle vette del Matese. Lo si raggiunge percorrendo antichissimi sentieri e mulattiere che profumano di erbe selvatiche, di storie contadine, di processioni centenarie, di arrampicate sulle rocce che si innalzano nel bosco. L’ascesa può avere inizio dalla località Croce di Rocchetta, borgo da tempo disabitato (575 metri s.l.m.) percorrendo il sentiero che porta all’Eremo e all’omonimo santuario-monastero di San Salvatore (857 metri s.l.m.), ove si può ammirare il panorama del Golfo di Napoli, del Vesuvio, del litorale di Gaeta e svoltando a sinistra, dopo circa 30 minuti di impegnativo cammino, si arriva alla cappella della Madonna di Fradejannne e può avere inizio anche dalla località “Fosso della Neve” (Comune di Pietramelara) sulla strada Pietramelara-Rocchetta, percorrendo un sentiero in costante salita, completamente immerso nella folta vegetazione del lato nord del Monte, primo incanto nel passaggio per la valle del Trabucco con la caratteristica faggeta depressa. Dopo alcuni passaggi impervi tra rocce ci si trova al cospetto della vetusta cappella edificata nel 1300 circa. La struttura, una piccola chiesetta, restaurata nel 1986, è stata sempre una cappella devozionale, situata sul versante settentrionale del Monte Maggiore che rappresenta un’ulteriore ricerca spirituale praticata in questi luoghi dai monaci nel medioevo. Qui Frate Giovanni, monaco eremita francese, di nome Jean, detto Fradejanne, venuto con gli angioini, si stabilì nella zona per dare conforto spirituale alle numerose famiglie di carbonai che la popolavano e permise ai carbonai della montagna di adempiere il precetto della messa domenicale, costruendo, intorno al 1300, la cappella dove si venera la sacra immagine della Madonna di Fradejanne, denominata dai fedeli con il suo nome. Il panorama che offre l’Eremo, costruito su speroni di roccia a strapiombo, il silenzio delle cime del Massiccio del Monte Maggiore e il profilo elegante dei nibbi che si liberano in volo, consentono ancora oggi ai fedeli, ai visitatori e agli escursionisti di ritornare indietro nel tempo e immergersi nella contemplazione della natura. Non resta che visitare/rivisitare/scoprire quest’angolo del Paradiso avvolto nel silenzio dell’incontaminato Monte Maggiore.
Purtroppo quest’anno nei giorni 1 e 8 maggio, ricorrenze tradizionali della visita, in numero molto consistente, da parte dei fedeli di Riardo e Pietramelara (che tra l’altro ne curano la manutenzione) e dei Comuni della Comunità Montana di Monte Maggiore e degli altri centri viciniori, causa il distanziamento sociale disposto dalle competenti autorità per contenere l’infezione del coronavirus, la cappella della Madonna di Fradejanne, come il vicino santuario-monastero di San Salvatore, edificato nell’anno mille, resterà silenziosa e solitaria. L’ultimo desolante silenzio, in assenza di avverse condizioni metereologiche, risale al 1945, periodo conclusivo della seconda guerra mondiale.
Peccato. Appuntamento con la fede, la natura e la Storia rinviato al 2021.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post