Dopo un anno ritorna sulla scena l’Artista manager Daniela Del Prete

Intervista alla scrittrice, pittrice, organizzatrice e ideatrice programmi TV.
Raccontaci i momenti più terribili della tua vita?
Ho trascorso momenti terribili, dove il mio corpo era completamente immobile dai nervi ben saldati nei muscoli, a stento riuscivo a muovere la bocca per parlare, non sopportavo nessun odore di nessun detersivo ed era veleno per me, gli occhi sgranati 24 ore su 24 e il cervello che andava a mille all’ora con mille pensieri, la forte dose di chemio piu di sette flebo che il mio corpo assorbiva nell’arco di tre ore e mezzo e faceva effetto dopo due giorni rendendomi quasi paralizzata da rischiare la paralisi irreversibile. Poi dalle dosi successive mi hanno tolto le pillole chemio, per non parlare dei medicinali che mia madre con cura mi somministrava giornalmente, la mattina prima di fare colazione , dopo colazione, prima di pranzo, dopo i pasti la sera e prima di andare a dormire. Dovevo ricordare con cura i molteplici medicinali che dovevo somministrare ogni giorno per farsì che le reazioni della chemio fossero meno devastanti.
Il decimo giorno della prima chemio, dopo aver preso anche il dosaggio delle pillole chemio la notte, mi ritrovai per terra in bagno eusasta rigettando continuamente e avendo dolori atroci allo stomaco. Piú volte piangevo e imploravo Dio, pregandolo e supplicando di far smettere ogni dolore all’istante. Mia madre più volte veniva a sollevarmi, a passo lento, perchè non riuscivo neanche a piegare le gambe per camminare, strisciavo i piedi e appena ritornata a letto, restavo con occhi aperti dai nervi tesi pregando sempre.
Dalle parole dette ricordi ogni particolare?
In realtà non posso mai dimenticare quella notte, a distanza di dieci giorni, dove ero quasi completamente immobile, miracolosamente mi alzo, cammino bene, riesco a parlare ed ero pervasa da un’energia che nemmeno da ragazza ricordavo di avere mai avuto. Tutto ciò come Dio avesse ascoltato le mie preghiere e l’energia che avevo era sovrannaturale. Aspettai fino alle ore sette di mattina per svegliare mia madre, reduce già da diverse notti insonne, per darle la bella notizia.
Erano sempre le stesse sensazioni delle chemio?
No, perchè i dottori mi chiedevano costantemente tutte le sensazioni e poi evitarono di darmi il dosaggio in pillole dato che era già troppo forte il dosaggio delle flebo. Alla terza chemio era sparito il carcinoma e si poteva procedere con l’intervento. Alla fine eccomi più forte di prima.
Come hai passato questi momenti e quali persone ti sono state accanto?
Molta forza di volontà e la voglia di continuare a vivere arrivavano da mia madre che si dedicava giorno e notte a me non facendomi mancare nulla. Poi accanto mi sono ritrovata anche tutti i miei familiari e molti amici. Io non ne ho fatto parola con nessuno tranne ad alcuni miei collaboratori stretti nel mondo dello spettacolo perché volevo che il mio programma Dagal Social d’interviste andasse avanti senza intoppi. Infatti, il nome Dagal è andato avanti fino al premio Special Award alla biennale di Venezia. Devo molto al mio caro amico collaboratore Ferdinando D’Antiuomo e all’Ass. Raffaele Viviani mi chiama tuttora guerriera e che mi ha sempre sopportato. Devo molto anche all’intervistatrice Rosanna Romano, Fortuna Scafasse, alla giornalista Melissa Alida e al fil maker Luigi Nappa. E si comprende che infondo vale la pena di combattere e che tutto quello che si costruisce non va mai perso. Devo molto alla pubblicista di Riviste Nazionali Marianna Pignatelli che dopo un’intervista e dopo esserci incontrate, le sono piaciuta molto sia come persona sia professionalmente tanto che un giorno mi ha contattato dicendo devi venire a Venezia a ritirare un premio. Fu una bellissima sorpresa inaspettata dopo l’intervento.
Dagal Social è sinonimo di successo?
Si,effettivamente oggi giorno si dice dove c’è Dagal c’é successo, ed è anche normale grazie all’impegno che ci metto, alla passione e alla grinta di credere mi portano al successo. A “Una ragazza per il cinema” ho portato in finale Nancy Gabriele e Marianna Vertola che oggi giorno sono diventate due professioniste modelle, che stanno lavorando per le più importanti Atelier di Alta moda. Il mio programma tv Da gal Social ha sempre affrontato vari temi sociali e ospitati diversi Artisti e registi, mandando in onda vari cortometraggi. Hanno riscosso grande successo soprattutto le interviste ai vari eventi Vip in Campania come l’evento mediatico più atteso della Campania Lobefalo’s party di Pasquale Lobefalo e Franco Lobefalo, ai personaggi televisivi di Made in sud , al Premio Massimo Troisi e al salotto Napoletano al Cral Comune di Napoli.
Hai scritto un libro e come s’intitola?
Sì, ho scritto un libro e s’intitola La Penna Magica che ha destato molto interesse anche a diverse radio che poi poi mi hanno intervistata.
In tutto il tuo percorso di vita rimpiangi qualcosa?
No, se riguardo indietro vedo un film bellissimo dove la storia ancora deve avere il suo lieto fine e mi compiaccio di come ho affrontato le mie difficoltà, adattandomi ai vari mondi culturali e cogliendo sempre il meglio per farmi un bagaglio culturale ulteriore.
Cara Daniela non ti manca il palcoscenico?
Ultimamente sto seguendo un cantautore napoletano Michele Selillo e sono il suo ufficio stampa. Per tre sere l’ho seguito al suo debutto al teatro Trianon Viviani di Napoli. Non nascondo che stando tutto il tempo dietro le quinte mi è venuta voglia di ritornare in scena, dopo tanti anni, come attrice. Chissà….
Quali sono i suoi progetti futuri?
Dopo l’intervento, vivo alla giornata e ho in programma piccoli progetti e tante iniziative. Ringrazio Dio ogni giorno per aver ascoltato le mie preghiere e per avermi dato la forza di andare avanti e ringrazio anche la professionalità dei dottori che mi hanno seguito come il Professor Greggi, primario dell’ Istituto Pascale Fondazione Tumori. Un ringraziamento speciale va anche a Mario Guida.
Grazie per averci dedicato il tuo tempo prezioso per questa intervista dove per la prima volta ci hai svelato un po’ della tua vita passata.

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