Dateci le merci prendetevi i migranti…

I nostri territori, dopo essere stati usati come bancomat a tempo pieno nelle mani di un ricco potere, concentrato prevalentemente nel nord italico (soprattutto nel triangolo Torino-Milano-Genova), hanno visto sublimato il loro stato di colonia interna.
Fino ad oggi la nostra condizione di colonia si poteva leggere nelle menti condizionate, offuscate e disorientate dei nostri paesani, artatamente raggirati, come anche il sottoscritto, da un racconto storico sapientemente inventato con maestria, attraverso l’appoggio della penna di illustri scrittori storici salariati da chi detiene il potere, anche quello di decidere il meglio o il peggio per il sud.
Così che oggi assistiamo al notevole deflusso delle panzane di regime, che possono far sproloquiare i più loquaci dei “loro” pennivendoli da strapazzo, ma che emanano lo stesso loro acre subdolo odore:
“Riannodiamo i fili del cosiddetto affare ”migranti”??”,
”Ma si sono dimenticati “ la via della seta “??”.
“Ma ci sarebbe da discutere del ponte Morandi???”
“Oppure quello da rifare in Sicilia che ha diviso la due città ???”
Queste assurde castronerie, offensive per la nostra intelligenza, dette solo per comodità ed opportunismo, discendono con segnali di fumo dalle loro sterili Alpi, facendo leva nella loro testa deviata.
“Allora come funziona in Sicilia possono ospitare i profughi, perché ci sono le infrastrutture per quel genere di ospitalità, o affare??”
Ma per le merci che vengono dall’estremo Oriente, per questo tipo di business intendo, non ci sono infrastrutture, tanto che hanno pensato bene di “lasciare il piatto ricco”( ironico), cioè i migranti, alla Sicilia e al Sud, laddove le merci provenienti dai paesi del Asia sono state destinate a Genova e Trieste…
Mentre il Sud, colonia interna, che poteva aggrapparsi solo all’esportazione essendo il mercato interno interamente nella loro mani, è ancora e sempre usato come bancomat a tempo pieno. Ricordiamo qualche numero:
• La disoccupazione al 10 % quella reale.
• Incipit della crescita da 0,6 al 1,5 % ( si spera, se i nostri Dei nell’Olimpo ci diano le diritte per crescere ) nei relativi anni 20 – 21 – 22.
• Gli investimenti sono fermi.
• I giovani che lasciano la propria terra scappano dalla miseria più bieca.
In questo scenario e il balletto dei numeri ha una sua perifrasi, vorrei proporre una sola cosa agli italianos:
Dateci le merci prendetevi i migranti…

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