Riavviata procedura per togliere la scorta a Capitano Ultimo

Servizio scorte: nuova doccia fredda per Sergio De Caprio, il Capitano Ultimo (oggi colonnello) l’ufficiale dei carabinieri che arresto’ il capo della mafia Toto Riina il 15 gennaio del ’93.
A danre notizia è lo stesso profilo di de Caprio su Facebook: “La Sentenza del #TAR #Lazio non conta, #MinisteroInterni #Ucis avvia nuova procedura per togliere la #Scorta al #capitanoUltimo La lotta non finisce mai, contro la #Mafia e contro chi abusa. La #Sicurezza è pubblica, appartiene alla gente. @guerini_lorenzo @Quirinale”
Appena lo scorso Giugno, allo stesso “Ultimo”, su decisione del Tar del Lazio era stata restituita la scorta di cui era precedentemente stato privato (per decisione della prefettura di Roma) nel Dicembre 2018.
La prima a dare notizia all’epoca fu Rita Dalla Chiesa in un post su Facebook. “La scorta a Saviano sì, e a Capitano Ultimo no?”, aveva scritto la giornalista.
L’appello della figlia del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, ucciso proprio il 3 settembre 2018, era rivolto direttamente all’allora Ministro degli Interni.
Per l’occasione, persino i vigili del fuoco dell’Usb avevano organizzato un sit-in davanti alla prefettura di Catanzaro, su Change.org era stata lanciata una petizione per riassegnargli la scorta. Ora, alla vigilia di un nuovo provvedimento di revoca, silenzio totale da tutti i media, ad eccezione di alcuni blog.

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