Letteratitudini omaggia il grandissimo Leonardo nel 500esimo anno della sua morte

Il suo spirito tuttora vivo attraverso le sue meravigliose opere, ha reso l’incontro magico, forse una delle più belle serate di Letteratiudini.
Cancello ed Arnone (Elisa Cacciapuoti) – E’ stato un incontro quasi magico – dice la coordinatrice del gruppo, Matilde Maisto, e continua “ La precocità artistica del Leonardo, l’acuta intelligenza e la sua curiosità senza pari, lo spronano ad esplorare tutte le discipline artistiche. Egli è un acuto osservatore dei fenomeni naturali e grandiosa è la sua capacità di integrarle con le cognizioni scientifiche.
Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 – castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative sia la storia del pensiero e della scienza.
I componenti di Letteratitudni hanno affrontato in prevalenza la sua arte pittorica spaziando da “Il Battesimo di Cristo” alla “Madonna del Garofano”, a “L’Annunciazione”, a “Ritratto di Ginevra de’ Benci”, a “L’adorazione dei Magi”, a “Madonna Litta”, a “Belle Ferronnière”, alla “Vergine delle Rocce”, a “La Dama con l’ermellino”, alla celebre “Ultima cena”, il dipinto rappresenta l’ultima cena a cui Gesù partecipò con i dodici apostoli. La ricostruzione storica si basa sul Vangelo di Giovanni. Durante la cena Gesù annuncia che verrà tradito da uno dei suoi apostoli. Leonardo ritrae questo momento, rappresentando l’esatto istante in cui gli apostoli reagiscono con sconcerto all’annuncio. E’ un momento drammatico che si ripete all’infinito nella liturgia cristiana e che in questo capolavoro assume una rappresentazione immaginifica immortale. (Un magnifico capolavoro).
Abbiamo poi osservato il meraviglioso dipinto “Madonna dei Fusi”, “San Giovanni Battista”, “Bacco”.
Uno dei miei preferiti è il dipinto “Sant’Anna, la Vergine e il Bambino con l’agnellino” . Il dipinto è stato realizzato nel secondo periodo milanese che si aggira tra il 1506 ed il 1513 e conservato oggi nel Museo del Louvre di Parigi. L’opera rappresenta la massima espressione dell’arte di Leonardo e di tutta la pittura del Rinascimento. Nel dipinto si possono ammirare tre figure: la Vergine, Sant’Anna e il Bambino, che formano una struttura a forma di piramide. L’opera rappresenta le tre generazioni della famiglia di Cristo: Sant’Anna, sua figlia Maria e Gesù Bambino. Al centro del dipinto, ammiriamo Sant’Anna che sulle sue ginocchia tiene la Vergine, quasi fondendosi l’un l’altra, vestita con un abito rosa con le maniche di un tessuto grigio-trasparente e con un ampio mantello blu. La Vergine Maria tenta di afferrare il bambino che in quel momento era intento a giocare con un agnello, simbolo della futura “Passione”. Maria tenta di trattenere il bambino affinché non si compia l’ineluttabile destino, ma Sant’Anna la rassicura lanciando uno sguardo benevolo e sorridente sia a Maria che a Gesù, con un’espressione tipica della pittura matura dello stesso Leonardo. Il ruolo di Sant’Anna è quello di simboleggiare la Chiesa che, ostacolando l’azione di materna apprensione di Maria, ribadisce la necessità del sacrificio volontario di Gesù.
Ed infine come non parlare del “La Gioconda”, conosciuto anche come il Ritratto di Monna Lisa del Giocondo, L’opera, nell’immaginario collettivo, rappresenta il ritratto per antonomasia. Questo suo immenso successo popolare è forte oggi come nel passato. Infatti chi è stato al Louvre (io stessa ho avuto la fortuna di ammirarlo dice la Maisto) sa che è quasi sempre impossibile guardare il quadro senza avere intorno a sé una miriade di persone dotate di macchine fotografiche, cellulari e videocamere per riprendere il dipinto. Questo suo immenso successo popolare, quindi, è forte oggi come nel passato.
Concludiamo, ribadendo che la serata parlando del grande Leonardo è stata molto coinvolgente ed estremamente interessante, tutti i partecipanti hanno avuto frasi di apprezzamento per la scelta dell’argomento ed è stato, infine, gradito il consueto rinfresco sulla base di buoni prodotti locali.
W la cultura!

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