Calvi Risorta, celebrata cena sociale

Si è tenuta venerdì 9 novembre u.s. la cena “sociale” degli amici che si frequentano abitualmente in Calvi Risorta, alla Via XX Settembre, Piazza Platani. La cena, che ha fatto seguito ad altre analoghe iniziative, è stata curata, nei minimi particolari e con attenzione a tutti dettagli, da Pasquale Giuliano e Nicola Zona. Il Giuliano ha provveduto, da esperto di arte culinaria, con la collaborazione di Gian Giacomo Martino, a preparare un’ottima e saporita polenta con salsiccia “nostrana” che è stata gradita dai numerosi ed entusiasti partecipanti. Ha fatto seguito, poi, un saporito secondo piatto di pregevoli salumi. Entrambe le succulente pietanze sono state accompagnate dal vino caleno, di “oraziana” memoria, che ha contribuito a rendere più appetitoso quanto preparato. Mentre le pietanze venivano consumate i fratelli Antimo e Gian Giacomo Martino, nipoti del compianto poeta e musicista caleno Nicandro Annibale Palmieri, hanno deliziato i presenti coinvolgendoli, non poco, con un originario repertorio di melodie classiche della canzone napoletana di un tempo lontano e recente e nell’esecuzione di alcuni brani si sono avvalsi, anche, del contributo di Antonio Bonacci. Al termine, in un clima amicale e in un’atmosfera allegra, tra i flash insistenti dei telefonini che hanno immortalato amici, singoli o in gruppo, è stato somministrato uno speciale “grappino” che ha contribuito a rendere la cena ancora più gradevole e ha connotato, ulteriormente, la splendida serata vissuta all’insegna dell’amicizia sincera e sentita.
Un plauso particolare va agli organizzatori Pasquale Giuliano e Nicola Zona che hanno, con entusiasmo, ideata, preparata e organizzata, non senza sacrificio, la celebrazione della cena “sociale” che è servita a rinsaldare ancora di più i rapporti di stima, amicizia e disponibilità tra i partecipanti. In una società dove, purtroppo, il tempo corre sempre più velocemente e le persone prestano sempre meno attenzione ai rapporti personali e interpersonali e l’uomo è sempre più “solo” e gli “altri” sono percepiti sempre più distanti e lontani, l’iniziativa della cena “sociale” è stata utile, necessaria e opportuna e tutti i presenti hanno auspicato, convintamente, che in un prossimo futuro, possibilmente, a breve, la celebrazione di un altro evento similare ed hanno offerto la loro disponibilità e collaborazione.

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