Il mistero delle due sorelle arabe

New York. I cadaveri di due sorelle saudite, che avevano appena fatto richiesta di asilo politico negli Stati Uniti, sono stati ritrovati, tre giorni fa, sulla sponda del fiume Hudson.
Tala e Rotana Falea avevano 16 e 22 anni. I loro corpi si presentavano uno di fronte all’altro, con i vestiti indosso, senza la presenza di segni di violenza e imbavagliati.
Secondo le prime analisi dell’indagine autoptica, le due ragazze erano ancora vive quando sono state spinte in acqua, perchè di questo si tratta. Ma non si capisce come. La mancanza di segni di violenza, infatti, escluderebbe l’ipotesi che siano state gettate nel fiume dal George Washington Bridge.
Tala e Rotana si erano trasferite con alcuni familiari a Fairfax, in Virginia, nel 2015. Erano però scomparse da casa il 24 agosto scorso e da allora non si avevano più loro notizie. Secondo il consolato saudita, che ha nominato un legale per seguire il caso da vicino, le due ragazze, studentesse, stavano accompagnando il fratello a Washington, quando sono sparite nel nulla.
L’agenzia americana “Associated Press” ha riferito, citando fonti della polizia, che il giorno prima del ritrovamento, la madre delle due sorelle aveva ricevuto una telefonata, nella quale si intimava alla famiglia di andarsene, perché le figlie avevano chiesto asilo politico negli USA. Una brutta storia, a cui il prosieguo delle indagini fornirà certamente notizie più dettagliate.

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