Animal Farm: l’acquisto Serkis da parte di Netflix

Giornalista, politico, saggista; autore di due enormi realtà: una “fantapolitica”, l’altra “fantascientifica totalitaria”. George Orwell inizia a delineare le prime caratteristiche di Animal Farm (La fattoria degli animali) nel lontano 37’, concludendo il romanzo nel 43’ ma, riuscendolo ovviamente a pubblicare non con poche difficoltà, solo nel 1945: dopo il conflitto. Le fondamenta geniali dell’opera, che sarà accompagnata anni dopo dal meraviglioso romanzo distopico 1984, stanno nel riportare una situazione di conflitto/rivoluzione in una fattoria, possedendo tutte le caratteristiche di un libro per bambini: protagonisti gli animali della fattoria stessa che decidono di ribellarsi all’uomo, da cui sono sempre stati sfruttati; sono guidati dal Vecchio Maggiore, un vecchio e saggio maiale di 12 anni, che inizia ad incitare gli animali al farsi rispettare come lavoratori e come esseri viventi, creando il motto “ALL ANIMALS ARE EQUAL”: tutti gli animali sono uguali. Con la morte di quest’ultimo, giungerà una nuova schiera di maiali capeggiata da Napoleone, che inizierà con la sua demagogia, a sfruttare nuovamente gli animali, approfittandosi delle comodità, della lussuria, giungendo a prendere le sembianze del vecchio nemico (l’uomo) cui hanno sempre rinnegato. Quest’opera geniale, trova collocazione in svariati angoli culturali, fra cui chiaramente il cinema: dopo un primo film cartone animato del 1954, e un’altra pellicola poco convincente del 1999, a rappresentare a regola d’arte il film sulla Fattoria degli animali, sarà l’attore trasformista Andy Serkis. Considerato come “uno dei re del performance capture”, cioè la tecnica che permette di trasferire in digitale i movimenti di un umano; ha interpretato Gollum nella trilogia di Tolkien, la scimmia Cesar nel Pianeta delle scimmie ed il raccapricciante Snoke in Star Wars: usando la medesima tecnica anche ne La fattoria degli animali, riuscirà a dare una rappresentazione veritiera degli animali della fattoria . Sull’arrivo non ci sono ancora informazioni: per ora Serkis è impegnato nella promozione di Mowgli, il suo film tratto da Il libro della giungla di cui Netflix ha acquisito i diritti globali da Warner Bros, tuttavia sappiamo per ora che il “colosso dello streaming” ha acquisito i diritti su uno dei capolavori indiscussi della moderna letteratura inglese.

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