“San Gennà, pienzace tu!”

28 luglio 2018: l’artista italiano specializzato in street art Jorit Agoch, è stato arrestato a Betlemme dall’esercito israeliano. In Israele, era accompagnato da un collega per la realizzazione di un’opera è il caso di dire, sulla barriera costruita in Cisgiordania da Israele. Il murale, raffigurante un gigantesco ritratto di Ahed Tamimi, ha fatto a dir poco scalpore; tuttavia, è in primo luogo necessario capire perché soprattutto chi è Tamimi. Diciassettenne palestinese, è divenuta simbolo della protesta anti-israeliana, nonché consequenzialmente della resistenza palestinese: a dicembre è stata filmata mentre con sua cugina, prendeva a calci e pugni due soldati israeliani col fine di essere allontanati dalla sua abitazione, presso il villaggio Nabi Saleh. La conseguenza della ripresa è stata una visione a dir poco virale, col risultato dell’arresto da parte di Tamimi stessa il 19 dicembre 2017. Condanna: otto mesi di reclusione da una Corte militare israeliana. Al fine di festeggiare la liberazione della “Rosa Parks palestinese”, così definita dai media, Jorit le reca omaggio, come solito aver già fatto con noti personaggi appartenenti a svariate tematiche socio-culturali: da San Gennaro a Vittorio Sgarbi. La richiesta d’aiuto da parte dell’artista giunge attraverso Instagram:” Siamo stati arrestati a Betlemme dall’esercito israeliano. Chi può aiutarci, vi prego di farlo”. La folla sui social a dir poco degenerata, ha fatto si che ben il giorno successivo all’arresto, Jorit Agoch fosse liberato. Rilasciato dalle autorità israeliane, il primo pensiero sui social va a chi lo ha seguito: 14,2mila likes e 740 commenti brillano sulle grida telematiche:”LIBERO GRAZIE A TUTTI VOI”. Jorit così come Bansky, seppur in maniera differente, contribuiscono attraverso lo stupore e la crudezza dell’arte, a narrarci cosa sta succedendo intorno a noi. Nel caso specifico dell’artista italiano, anzi, presumibilmente napoletano vista l’area di maggior diffusione delle sue opere d’arte, ci narra CHI in qualche modo tenta di salvarci. Così come San Gennaro, santo patrono di Napoli e martire cristiano, Ahed Tamimi: giovane “martire” della sua realtà.

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