Attività Carabinieri

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta, in Capodrise (CE), hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, di Massaro Gianluca, cl. 1983, residente a Capodrise.
I militari dell’Arma nel corso del controllo e della successiva perquisizione presso l’esercizio commerciale dell’uomo, una rivendita di frutta e verdura, hanno rinvenuto, opportunamente occultati dietro il bancone cassa,  un panetto di hashish del peso di gr. 100, nonché 5 dosi della stessa sostanza stupefacente, già confezionate, per un peso di ulteriori gr. 10.
Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.
Massaro Gianluca e’ stato sottoposto agli arresti domiciliari come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile del Reparto Territoriale di Aversa (CE), in Carinola (CE), presso la locale casa circondariale, hanno dato esecuzione al provvedimento di esecuzione pene concorrenti, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di Anatriello Salvatore, cl. 1983, residente a Caivano (NA), già detenuto per altra causa.
L’uomo dovrà espiare la pena complessiva di anni 5, mesi 11  e giorni 28  di reclusione, poiché riconosciuto colpevole di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, reato commesso nel 2015 in Caivano.

I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Marcianise (CE), in quel centro, hanno proceduto all’arresto, in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, di Russo Antonietta, cl. 1990, residente a Marcianise.
La donna, a seguito di perquisizione personale, è stata trovata in possesso di 15 dosi di sostanza stupefacente del tipo “cocaina” per un peso complessivo di gr. 11.00 circa.
L’arrestata è stata sottoposta agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicata con rito direttissimo.
 
I Carabinieri della Stazione di Orta di Atella (CE), in Gricignano di Aversa (CE), nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno proceduto all’arresto, in flagranza di reato per resistenza a pubblico ufficiale, del cittadino pachistano Shahzad Nabeel, cl. 1994, in Italia senza fissa dimora.
L’uomo, a seguito di un controllo, effettuato dai militari dell’Arma unitamente a quelli dell’Esercito Italiano, nei pressi della “Base NATO”, ha tentato di darsi alla fuga, venendo prontamente bloccato dai carabinieri.
Successivamente, lo stesso, in forte stato di agitazione, ha aggredito fisicamente i carabinieri, cercando di rompere a calci la portiera dell’autovettura  di servizio.
Shahzad Nabeel è stato trattenuto presso le camere di sicurezza dell’Arma, in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.

Presso la Casa Circondariale di Avellino, i Carabinieri della Stazione di Grazzanise (CE) hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dall'Ufficio G.I.P.
presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE), su conforme richiesta di questa Procura, nei
confronti di MUSTO Giuseppe (cl'89), per il reato di rapina aggravata in concorso commessa in data 28
aprile 2017 in danno dell'ufficio Postale di Grazzanise, frazione Brezza.
II provvedimento cautelare è stato emesso all'esito di una celere indagine, diretta dalla Procura di
santa Maria Capua Vetere, condotta dai Carabinieri della Stazione di Grazzanise e del N.O.R.M. della
Compagnia di Santa Maria Capua Vetere. Le investigazioni hanno consentito, attraverso l'acquisizione di chiari e concordanti elementi probatori di identificare uno degli autori dell'episodio delittuoso in parola.
In particolare, è stato accertato che l'indagato, unitamente ad altri soggetti al momento non
identificati, minacciava con una pistola il direttore dell'ufficio Postale di Grazzanise, costringendolo ad
inserire le combinazioni necessarie all'apertura della cassaforte e delPATM (distributore automatico
Banco Posta), così impossessandosi della somma di 54.727,91 euro.
Il MUSTO veniva identificato mediante l'acquisizione di una traccia papillare (rinvenuta sulla
superficie della cassaforte ove era contenuta la somma asportata), perfettamente corrispondente con
l'impronta del palmo della mano sinistra dell'indagato nonché attraverso l'analisi dalle immagini registrate
dal sistema di video-sorveglianza dell'Ufficio Postale da cui si rilevava, in maniera inequivocabile, la
presenza di un tatuaggio sul polpaccio destro dell'autore, tatuaggio presente sull'arto dell'indagato, dato
quest'ultimo riscontrato attraverso la sua foto segnaletica.
Il G.I.P., concordando con la richiesta di misura coercitiva avanzata da quest'Ufficio, anche per
quanto riguarda la sussistenza di concrete ed attuali esigenze cautelari, ha disposto, per il MUSTO, la
custodia cautelare in carcere.

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