Il Pentagono indaga sugli UFO

Il Dipartimento della Difesa americano ha ammesso, per la prima volta, l'esistenza di un programma (non classificato ma noto a pochi) per indagare sugli "oggetti volanti non identificati". È quanto scrivono il New York Times e altri media USA.
Il programma, lanciato nel 2007, è stato interrotto nel 2012, ma alcuni suoi sostenitori affermano che, mentre il Dipartimento alla Difesa ha fermato i finanziamenti, esso rimane in vita. Negli ultimi cinque anni, dirigenti legati al programma avrebbero continuato a indagare su episodi riportati da militari, oltre ad occuparsi degli altri compiti loro assegnati al Pentagono.
“Il programma, in parte ancora secretato – scrive il quotidiano americano – fu inizialmente finanziato su richiesta di Harry Reid, il parlamentare democratico del Nevada, che all'epoca era il leader della maggioranza in Senato e ha avuto a lungo un forte interesse per il tema spaziale”.
Avvistamenti ripetuti per settimane, oggetti volanti in grado di accelerare a velocità siderali in un attimo e la testimonianza di due ufficiali, questi gli spunti. Nel 2004, con alcune unità di pattugliamento nelle acque del Pacifico, la Marina degli Stati Uniti sembra sia entrata in contatto con qualcosa che non può non essere definito, secondo quanti assistettero ai contatti, un UFO. È la storia, rivelata dal New York Times, insieme alla conferma dell'esistenza di un programma del governo americano per studiare le presenze aliene nell'atmosfera terrestre, è ricca di particolari interessanti.
Stando al racconto dei due Ufficiali, il Comandante David Fravor ed il Tenente Jim Slaight, entrambi “top gun” della Marina, per due settimane i radar della loro unità, che incrociava a circa 200 Km al largo della del Pacifico, registrarono oggetti volanti che apparivano all'improvviso a 2.500 metri di altezza, si tuffavano in direzione dell'oceano e poi si fermavano d'un tratto all'altezza di 700 metri. Quindi, come erano apparsi, scomparivano.
Ancora più inquietante il fatto che, mandati in perlustrazione sui loro caccia, quando arrivavano in un punto corrispondente a quello che indicava la presenza degli oggetti sconosciuti, anche i caccia sparivano dai radar. In una successiva perlustrazione al punto di avvistamento corrispondeva, in una giornata di calma piatta, un inspiegabile incresparsi delle onde, così forte da far pensare che l'acqua stesse ribollendo. E sollevando lo sguardo, Fravor ebbe modo di vedere, a 15 metri dal pelo dell'acqua, un mezzo volante, biancastro, ovale e lungo una  decina di metri. Tentato un approccio, il disco prima si avvicinò, ma poi decise di allontanarsi con un'accelerazione mai vista.
Il contatto, riferito ai superiori, è finito nei file di un programma definito "Advanced Aerospace Threat Identification Program", del Dipartimento alla Difesa. Chiuso ufficialmente da alcuni anni, il programma è costato ben 22 milioni di dollari. A guidarlo un ufficiale dell'intelligence militare americana, Luis Elizondo. La sede era al quinto piano dell'Anello “C” del Pentagono, proprio all'interno dell'edificio.

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