Sulla soglia del tempo perduto

Alla ricerca del tempo perduto è l’opera più famosa di Marcel Proust, scrittore e letterato morto il 18 novembre 1922. Giunti alla soglia di questa ricorrenza, sarebbe interessante omaggiare quest’illustre personaggio attraverso l’analisi del nostro tempo perduto; quel tempo in cui non siamo riusciti a dare la giusta direzione ai nostri passi o anche quel tempo in cui ci siamo riusciti. Nulla è mai perduto sul serio se è servito ad assemblare la nostra personalità. È poi essenziale ricordare che nel momento in cui si ricerca qualcosa del passato, questo smette di appartenergli.
Se si vorrà comprendere ciò che nel tempo siamo diventati e verso cosa oggi siamo orientati o se semplicemente si vorrà, a distanza di tempo, dare uno sguardo indietro, possiamo provare a rispondere alle domande di un questionario ad opera di Antoinette Faure ma che porta il nome di Proust poiché rinvenuto con le sue risposte.
Di seguito le domande:
-Il tratto principale del mio carattere.
-La qualità che desidero in un uomo.
-La qualità che preferisco in una donna.
-Quel che apprezzo di più nei miei amici.
-Il mio principale difetto.
-La mia occupazione preferita.
-Il mio sogno di felicità.
-Quale sarebbe, per me, la più grande disgrazia.
-Quel che vorrei essere.
-Il paese dove vorrei vivere.
-Il colore che preferisco.
-Il fiore che amo.
-L’uccello che preferisco.
-I miei autori preferiti in prosa.
-I miei poeti preferiti.
-I miei eroi nella finzione.
-Le mie eroine preferite nella finzione.
-I miei compositori preferiti.
-I miei pittori preferiti.
-I miei eroi nella vita reale.
-Le mie eroine nella storia.
-I miei nomi preferiti.
-Quel che detesto più di tutto.
-I personaggi storici che disprezzo di più.
-L’impresa militare che ammiro di più.
-La riforma che apprezzo di più.
-Il dono di natura che vorrei avere.
-Come vorrei morire.
-Stato attuale del mio animo.
-Le colpe che mi ispirano maggiore indulgenza.
-Il mio motto.
Proust rimproverava ai giornali di portare l’attenzione su cose perlopiù insignificanti portando egli stesso all’attenzione del bisogno di avere più giornali che riportino il necessario.

Voce: *Wikipedia, l’enciclopedia libera.

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