La polacca tra storia e leggenda

Protagonista indiscussa della pasticceria aversana è la polacca, un dolce somigliante ad una brioche farcita generalmente con crema pasticcera ed amarene e consumata per la prima colazione. Come ogni storia che si rispetti, anche quella legata all’origine di questo delizioso dolce è ammantata di mistero. Difatti, circolano attorno alla nascita della polacca almeno due leggende. La prima, ambientata in uno dei conventi di Aversa, che non a caso è nota come città delle cento chiese, ne attribuisce l’invenzione ad una novizia proveniente dalla Polonia. La seconda, ugualmente ambientata in uno di questi conventi, vuole che alcune suore si cimentarono nella creazione di un dolce con ingredienti tipici dell’Europa centrale, in occasione della visita di una regina polacca. Senz’altro più conosciuta la versione risalente agli anni ’20 quando un pasticciere della zona, Nicola Mungiguerra, ricevette la ricetta in dono da una suora polacca ed in segno di riconoscimento regalò per 50 anni ogni domenica questo dolce alle suore del convento. Costui, insieme alla moglie Maria, rivisitò la ricetta adattandola ai gusti campani e nel 1926 fondò una pasticceria intitolandola proprio al dolce divenuto con il tempo famoso anche perché degustato da personaggi celebri quali il presidente della Repubblica Giovanni Leone che se la faceva portare al Quirinale o il papa Giovanni Paolo II che durante una visita ad Aversa nel 1990 esclamò: “Oh un Papa polacco che mangia una Polacca!”. Ancora sconosciuta a molti, la polacca costituisce una vera delizia per il palato, uno di quei piccoli piaceri che bisognerebbe concedersi spesso!

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