Nalbero: una bruttura scaturente da pochezza di idee e uno schiaffo alla miseria

Trascorse le feste Nalbero, la struttura piramidale che doveva simboleggiare il natale napoletano, si mostra per quello che è: una bruttura sul piano artistico e, per giunta, un  molto probabile fallimento dal punto di vista commerciale.
Per chi non sapesse cos'è Nalbero (sia chiaro, non si è perso niente…) diciamo subito che si tratta di una costruzione a forma di piramide a base quadrata di 20m di lato e di altezza pari a 40m. La struttura portante è realizzata in tubolari del tipo utilizzati per ponteggi e palchi.
Al piano terra, livello ad accesso gratuito, c'è una piccola galleria di stand commerciali mentre al primo piano c'è un ristorante. Dispone inoltre di zona bar panoramico sulla terrazza posta a 7m di altezza. Ulteriori balconate, raggiungibili anche con un ascensore, si trovano a 18 e 30m di altezza. Per accedere ai piani superiori al primo è richiesto un biglietto di 8 euro a persona. Di notte, la struttura si illumina con 1.300.000 lampadine led.
Troppe le similitudini per non pensare che si sia voluto scimmiottare la Torre Eiffel che, invece, considerando l'assoluta originalità architettonica e l'arditezza tecnica per la sua epoca, è su ben altro livello.
Eppure, con gli architetti e gli artisti che Napoli vanta, non c'era bisogno di copiare (per giunta in malo modo) l'idea dell'ingegnere Eiffel!
Ma Nalbero è stato propinato alla cittadinanza anche come brillante operazione commerciale prospettando, a fronte di un costo di 780.000 euro, ingenti ricavi.
Oggi invece, ridimensionando le aspettative, si parla di obiettivo pareggio ma parrebbe che i biglietti sino ad ora venduti non abbiano coperto che solo metà del costo dell'operazione e, pur se è vero che Nalbero dovrebbe restare in piedi sino alla prima decade di marzo, non si vede come si possa introitare l'altra metà dei costi atteso che il periodo di apertura sino ad ora trascorso, essendo quello natalizio, è certamente più pagante che quello ancora da fare.
Difatti, un segnale più che eloquente che anche gli imprenditori coinvolti si sono accorti del trend negativo é costituito dalla drastica riduzione del personale addetto alla struttura che è ben lungi dall'essere sui valori numerici di lavoratori inizialmente addetti.
Insomma Nalbero, struttura illuminata da oltre un milione di lucine che doveva essere una idea brillante, si rivela invece per quello che è: una bruttura architettonica e un probabile flop economico.
Chissà se il sindaco di Napoli, alla luce di questi deludenti risultati, non si chieda ora se non fosse stato meglio adoperare il quasi milione di euro di costo per effettive iniziative  strutturali a contrasto della povertà piuttosto che investire in una economicamente deludente operazione di facciata.
Ma, non dovendoci oggi meravigliare più di nulla, chissà se a qualcuno non venga pure l'idea di rendere Nalbero un elemento permanente della città di Napoli come accadde, in quel caso giustificatamente, per la Torre Eiffel a Parigi….

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