Festa della Polizia: I poliziotti hanno davvero poco da festeggiare

Ieri mattina, presso la splendida tenuta del Real Sito Belvedere di San Leucio,  si è celebrato il 164° anniversario della 'Fondazione della Polizia'. Presenti alla celebrazione anche il sindacato di polizia Coisp con una folta delegazione regionale e provinciale guidata dal rappresentante regionale Giuseppe Raimondi .
“I poliziotti, con onore ed entusiasmo, festeggeranno la Festa dei nostri Eroi, Martiri e Vittime del dovere.” Questo il commento del Segretario Generale Regionale del sindacato di polizia Coisp, Giuseppe Raimondi, che pur elogiando ed apprezzando il discorso del Questore Francesco Massina, il quale ha ben illustrato gli aspetti positivi e negativi di questa provincia sotto il profilo della sicurezza, non ha potuto evitare di criticare il Governo e alcune scelte del Dipartimento della Polizia di Stato  dichiarando : “La celebrazione del 164° anniversario è il riconoscimento per gli Operatori della Polizia di Stato, sia di oggi che di ieri, che hanno sacrificato il loro ‘Tutto’ per portare a termine operazioni eccellenti, degne di essere ricordate,  nonostante le varie mortificazioni che subiamo da questo Governo con numerosi tagli effettuati negli ultimi anni fino ad oggi. Una celebrazione di commemorazione per gli Operatori della Polizia di Stato vittime del dovere, che purtroppo per avversa sorte o per puro eroismo, hanno sacrificato anche la propria vita per difendere la sicurezza e la legalità sul nostro difficile territorio campano. Per un solo giorno – prosegue il sindacalista di polizia – cercheremo di dimenticare il continuo taglio alle forze dell'ordine, le carenze croniche dell’organico, le carenze di mezzi, le nostre strutture fatiscenti e i tagli sulle pulizie per le nostre strutture ridotte ormai a vere pattumiere. I cittadini che hanno partecipato alla nostra commemorazione per la festa della Polizia sono rimasti colpiti dalla solennità, dal clima di gioia apparente che si è respirato . Ma è necessario fermarsi e chiedersi, dietro quelle divise,  e soprattutto passato il momento della festa,  cosa resterà? Noi lo sappiamo… e fin troppo bene! Donne e uomini che sacrificano gli affetti più cari, le famiglie, gli stessi figli, pur di svolgere con la massima professionalità il loro lavoro per l’unico interesse per cui sono chiamati a farlo: il bene e la sicurezza delle comunità, il tutto tra le mille difficoltà poste da questo Governo che sfila alle feste e si defila nella realtà. Paradossalmente – continua il sindacalista del Coisp – i poliziotti hanno davvero poco da festeggiare. Specie a Caserta dove la Questura è retta senza non pochi  disagi dagli stessi responsabili, dove si è giunti al  collasso e dove  mancano risorse umane e strumentali. E questa non è una semplice rivendicazione sindacale ma un dato di fatto. Basti pensare che la  forza organica è ferma al 1989 e che, ad oggi , la sola Questura di Caserta conta circa 270 poliziotti tra agenti e funzionari , mentre ancora più sofferenti risultano gli uffici periferici, dove la media è di circa 45 poliziotti per Commissariato. Numeri che, per una provincia che non è seconda a nessuna sulla percentuale di eventi criminosi compiuti, fanno rabbrividire e che nessun politico di questa provincia ha mai voluto esaminare . L’effetto è quello di un domino e si ripercuote a cascata sull’intera provincia casertana. Perché meno uomini, meno mezzi,  meno risorse economiche,  e nessun investimento,  significano una sola cosa: meno sicurezza per tutti. La festa della Polizia per i sindacati di categoria è un momento importante – conclude il leader campano del Coisp – ma dobbiamo avere il coraggio di dire le cose come stanno manifestando anche oggi il nostro disappunto”.

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