Attività Carabinieri Caserta

Presso la casa circondariale di Napoli Poggioreale, i carabinieri della sezione Radiomobile del Reparto Territoriale di Aversa, hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere, emessa da Tribunale di Napoli Nord – sezione G.I.P., nei confronti di DE Luca Cristian Shiro, cl. 86, di Villa Literno (CE), già detenuto per altra causa. Il provvedimento scaturisce da attività d’indagine che ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del predetto, per rapina commessa nella mattina del 17.08.2014 in Aversa lungo pubblica via, ai danni di un 53enne di Aversa, alla quale aveva sottratto, con la forza, la borsa.

Il 7 agosto del 2014 i Carabinieri della Compagnia di Capua eseguivano un decreto di fermo emesso dalla  D.D.A. – c/o la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, a firma del Dott. Antonio D’Amato, per i reati di tentata estorsione in concorso. Il provvedimento in questione venne emesso nei confronti di SELLITTO Vincenzo, classe ’88, CUCCARI Antonio, classe ’68 e MESSURI Luigi cl. 71, quest’ultimo, inizialmente sfuggito alla cattura ed arrestato successivamente dai carabinieri in Napoli Bagnoli.
Bene, premesso che solo un mese fa, il 27 febbraio, SELLITTO Vincenzo ed il CUCCARI Antonio sono stati condannati, rispettivamente, alla pena di anni 6 di reclusione ed alla multa di euro seimila ed alla pena di anni 5 e mesi 6 di reclusione ed alla multa di euro seimila, questa mattina, è stata la volta del MESSURI Luigi, il quale è stato condannato alla pena di anni 7 e mesi 6 di reclusione, nonché alla multa di euro 7000.  
 I tre, come noto, sono riconducibili alla criminalità organizzata locale di tipo camorristico, con riferimento specifico alla famiglia “LIGATO- LUBRANO” ed al clan “dei Casalesi”. L’attività investigativa che ha permesso di raccogliere elementi di colpevolezza nei loro confronti, è stata condotta  dai Carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile del citato Comando Compagnia e da quelli delle Stazioni di Pignataro Maggiore e Vitulazio, emersi a seguito delle denunce presentate da tre distinti imprenditori, animati dalla voglia di non sottostare alle leggi  “camorristiche” e fiduciosi dell’operato delle istituzioni.  
 
E’ leggermente inferiore al 50% il confronto fra lavoratori regolari e dipendenti “in nero”. Il dato emerge dalla statistica trimestrale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Caserta (NIL)  che dall’inizio dell’anno hanno sottoposto a controllo 120 aziende – nei confronti delle quali sono stati applicati 49 provvedimenti di sospensione imprenditoriale – e verificato 328 posizioni lavorative (nei settori calzaturiero, tessile e edile).
Tutto questo nonostante l’entrata in vigore della legge 190/2014 che permette ai datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato  – dal 01 gennaio 2015 –  di ottenere sgravi contributivi per tre anni.
In tale contesto il neo Direttore della DTL Ing. Rossano FESTA – proveniente da Salerno e da poco insediatosi a Caserta –  ha affidato ai Carabinieri il monitoraggio delle aziende  che ha riservato non poche sorprese di cui si dirà innanzi.
In aumento le violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro con ben 39 soggetti denunciati all’Autorità Giudiziaria e 7 sequestri di aziende i cui requisiti di sicurezza non erano conformi alle vigenti disposizioni.
Come precedentemente accennato i militari del NIL stanno verificando la posizione di aziende – da poco sorte – in relazione a nuove e numerose assunzioni. Il caso più eclatante a S. Maria a Vico, dove un’azienda tessile di recente costituzione aveva assunto ben 49 dipendenti tutti con contratti a tempo indeterminato. Sulla carta un modello di imprenditoria, ma con un piccolo grande neo la sede operativa era inesistente. Non vi era nulla ne un locale ne una  macchina.  
Il dato “colorito” della vicenda è che il presunto imprenditore aveva la sede operativa a pochi metri di distanza dalla Caserma dell’Arma.
L’azienda è stata segnalata agli organi competenti per la cancellazione e l’annullamento dei rapporti di lavoro.Altre indagini sono in corso su aziende dell’agro aversano.      
 
I Carabinieri della Stazione di Caserta hanno arrestato il cittadino indiano Singh Parminder cl. 80, residente a Sant’Anastasia (NA). L’uomo aveva tentato di rapinare una coppia che si trovava all’interno di un’autovettura ferma nei pressi di via Talamonti. Infatti l’uomo, dopo aver scagliato una pietra contro l’autovettura vi si avvicinava, dapprima allo sportello lato passeggero e con fare minaccioso intimava agli occupanti di consegnargli i soldi, dopodiché apriva lo sportello lato guida. Quindi ne nasceva una colluttazione con il conducente, il quale aveva la meglio costringendo il rapinatore a darsi alla fuga. Il rapinato, per nulla intimorito, lo rincorreva, e grazie all’intervento dei Carabinieri, nel frattempo allertati tramite chiamata al 112 e subito intervenuti, si riusciva a bloccarlo.
L’arrestato sarà giudicato con la formula del rito direttissimo.
 
In Casal di Principe (CE), via Toscanini, i  Carabinieri della locale stazione hanno arrestato Bardellino Silvio Giuseppe, cl. 75, in ottemperanza al provvedimento di esecuzione per pene concorrenti emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, dovendo lo stesso espiare una pena residua di anni 10 (dieci) mesi 5 (cinque) e giorni 14 (quattordici) di reclusione per “ricettazione e estorsione aggravata dal metodo mafioso”. L’arrestato è nipote di Bardellino Antonio cl. 45, capo storico dell’organizzazione camorristica denominata “clan dei Casalesi”. L’arrestato è stato accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (CE) a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post