In ricordo di Michele Silvetri: L’Ennesimo Militare Ucciso

Il Sergente Michele Silvestri della Caserma Genio Guastatori di Caserta, nato a Napoli nel 1978, fu ucciso Sabato 24 Marzo 2012 mentre era in Missione in Afghanistan. Altri cinque militari risultavano feriti e due in condizioni gravissime. L'attacco era avvenuto a colpi di mortaio in due diversi momenti. Era iniziato tutto al mattino e, dopo qualche ora di calma apparente, gli insorti erano tornati in azione fra bombe e attacchi diretti. La minaccia era stata neutralizzata in breve tempo grazie all'uso degli Elicotteri Mangusta, ma niente era stato in grado di impedire la tragedia. Perché di questo si trattava. Non del cinquantesimo militare ucciso in missione. Non di una statistica. Ma un di un Uomo fatto di Carne, Ossa e Paura. Di un Uomo che aveva un Figlio piccolo e una moglie. Un Uomo che aveva tutta la vita di fronte a se. Le Guerre sono storiche. Hanno portato via i Totalitarismi, la Fame e le Ingiustizie. Hanno ridisegnato i confini e liberato la gente dalla schiavitù. Hanno mandato via Monarchi e Generali ingordi. Hanno permesso a certi ideali di vincere. Eppure la Guerra appare così fortemente incivile. Ci trasforma nelle bestie che siamo. Ci animalizza senza pietà rendendoci folli. E come se non bastasse ognuno vive le proprie tragedie. E il mondo ci devasta. A un anno di distanza dalla morte dell'ennesimo Militare ucciso, le guerre continuano. Dire che non dovrebbero esserci é giusto. Pensare che non siano necessarie é utopico. La storia parla da sola. Ma insegna l'arte delle alleanze. Non delle intromissioni. Se proprio devono esserci le guerre, dovrebbero essere combattute dalle popolazioni interessate. Uno stato che si dichiara Democratico e Sovrano, ha il diritto e il dovere di difendersi in Autonomia e senza infiltrazioni Esterne. Ma oggi serve il Petrolio, quel maledetto oro Nero, e la manodopera insanguinata. Quella che permette alle grandi Multinazionali di vincere la Guerra della Crisi. L'unica verità é che una Mano Invisibile ci muove come pedine. Chi ci governa, in ogni schieramento, fa promesse che non possono essere mantenute in nome di accordi poco chiari e poco trasparenti. E siamo così immischiati in una pace mascherata da Interessi. Una pace fantoccia portata avanti con le Armi. E ci ricordiamo del pericolo, della disperazioni delle Madri e della paura solo quando un Uomo si aggiunge alla Lista dei caduti. Una lista di Caduti in nome del nulla. Perché è Nulla dire di combattere per la Libertà, quando per principio questa viene meno con l'Imposizione di un Esercito. E nulla é dimenticarsi di tutto questo a distanza di anni, quando il turbamento interiore per la morte di un connazionale é ormai passato.

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