Discariche a cielo aperto

Una discarica a cielo aperto. È questo ciò che si presenterebbe dinanzi agli occhi dei cittadini di San Nicola la Strada, o dei passanti, che per caso o per necessità dovessero ritrovarsi a percorrere la nuova strada di poche centinaia di metri (realizzata ed aperta alla circolazione da soli alcuni mesi) che si trova esattamente alle spalle del cimitero del paese. Una lingua d’asfalto relativamente breve, percorribile in entrambe i sensi di marcia, che parte da via Grotta per sfociare in via Centimola (prolungamento di via Pertini dopo La Sapienza) e viceversa, a poco più di una manciata di metri dall’incrocio di quest’ultima con via Appia. Un passaggio di indubbia utilità, che consente agli abitanti della zona residenziale sviluppatasi con decisione negli ultimi anni lungo il perimetro del nuovo mercato di San Nicola, di poter raggiungere un’arteria importante quale viale Carlo III senza dover attraversare il centro del paese. O ancora, che può rendere più agevole a chi risiede in periferia l’accesso alla zona cimitero – isola ecologica. Insomma, una giusta intuizione dell’amministrazione in termini di viabilità, ma che allo stato delle cose appare senza dubbio come il più evidente simbolo del degrado cittadino. Imboccando, infatti, quella strada ancora senza nome, lo spettacolo alla vista appare decisamente raccapricciante: un lungo e consistente cumulo di spazzatura abbandonata a se stessa sui lati della carreggiata, con una quantità innumerevole di altri medi e piccoli agglomerati di pattume qua e la che contengono un pò tutto: sacchetti di immondizia, rifiuti ingombranti, elettrodomestici, mobili o residui degli stessi in legno e plastica, perfino copertoni e chi più ne ha più ne metta. Il tutto circondato da campagne dove qualche agricoltore continua ovviamente a coltivare la propria terra. Ma, ancor più grottesco, questo spettacolo indegno a due passi proprio da quell’isola ecologica che dovrebbe rappresentare il vanto di una città che nel tempo e con sacrificio ha educato i suoi cittadini alla raccolta differenziata (non senza qualche disagio, considerando che la raccolta porta a porta non riguarda tutte le tipologie di rifiuti…) proprio per evitare scempi del genere. Data la quantità ingente di rifiuti è difficile pensare che pochi singoli cittadini, per quanto privi di decoro e senso civico, abbiano potuto contribuire alla creazione della nuova “discarica” di San Nicola. Più verosimile, invece, l’ipotesi di veri e propri scarichi non autorizzati, probabilmente nelle ore notturne o comunque meno trafficate. E se così fosse, l’intervento dell’amministrazione e della Polizia Locale dovrebbe essere ancor più rapido e veemente. E con qualsiasi strumento utile alla causa: pattuglie di vigilanza, videosorveglianza segnalata o interventi strutturali. Insomma, il modo di intervenire ci sarebbe, e forse al momento ciò che manca è solo la volontà di farlo.

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