Dal 2009 l’Iva sulla TIA non si paga, Delli Paoli: ristoro al Governo per gli anni passati

E’ stata depositata l’8 marzo scorso la sentenza nr. 3756 della Cassazione, con la quale quest’ultima ha chiuso per sempre la questione relativa all’applicazione dell’ IVA sulla tariffa di igiene ambientale, sentenziando che la TIA1, così come la TIA2 o la TARSU, è da considerarsi un tributo e non una entrata patrimoniale, come ha sostenuto erroneamente l’Agenzia delle Entrate e, come tale, non è assoggettabile all’ IVA. “È dall’anno 2010” – ha affermato il sindaco Pasquale Delli Paoli – “che l’Amministrazione comunale non carica più sulle bollette relative alle fatturazioni annuali della TIA, il 10 per cento dell’Iva. Infatti, dal 2010, relativamente alle fatturazioni della TIA del 2009 (che, ovviamente, sono state inviate alle famiglie sannicolesi ad inizio 2010), la tariffa a carico del contribuente è stata rideterminata, depurandola dell’ importo dovuto per il corrispettivo dell’ IVA”. La vicenda è molto nota al sindaco Delli Paoli essendo stato nella consiliatura precedente nella coalizione di maggioranza dell’ex sindaco Pasquale Delli Paoli. Fu proprio Pascariello che, all’indomani della sentenza della Corte costituzionale (la 238 del 29 luglio 2009), la quale stabiliva che la tariffa (T.I.A.) che ben 1.193 comuni (che al 2008 continuavano ad applicare l’Iva sulle bollette, fra cui, appunto il Comune di San Nicola La Strada) avevano adottato, è in realtà da considerarsi una tassa e, pertanto, non è lecito applicarvi l’Iva. A seguito della predetta sentenza, Pascariello, nel febbraio 2010, insieme alle fatture della TIA del 2009, inviò alle famiglie sannicolese una lettera con la quale annunciava, fra l’altro, che “….In ogni caso è intenzione dell’Amministrazione, salvo diverse disposizioni di legge, per le utenze domestiche, procedere alla restituzione in occasione della fatturazione relativa all’anno 2010”. Dopo aver rilevato l’errore commesso negli anni precedenti, sottolineando che dal 2006 al 2008 (fatture pervenute fino al 2009) le bollette sono state erroneamente caricate del 10 per cento a titolo di Iva, il sindaco Angelo Antonio Pascariello non esitò a scrivere, incassando anche la soddisfazione di Maurizio Gallicola, Presidente del Codacons di Caserta, che “….per quanto attiene all’Iva indebitamente versata negli anni 2006-2008, si è in attesa di disposizioni da parte dello Stato per il relativo rimborso”. Tuttavia, a tutt’oggi, dal Governo centrale non si è avuta alcuna notizia in merito, con la segreta speranza che, parafrasando un detto napoletano “…chi ha avuto, avuto, cha ha dato, dato, scurdammece ‘o passato….”. non è di questo avviso il sindaco Delli Paoli. “È in cantiere una soluzione che consenta ai contribuenti sannicolesi il recupero dell’ IVA per gli anni 2006-2007-2008. Abbiamo dato incarico alla Società Kibernetes di procedere al controllo e verifica normativa e gestionale dei trasferimenti erariali spettanti all’Ente dal Governo centrale” – ha aggiunto la fascia tricolore – “anche a fronte di tutte le novità legislative ultimamente introdotte e che potrebbero procurare all’Ente importanti recuperi di risorse finanziarie relativamente agli anni passati ed un aumento delle risorse finanziarie, da trasferimenti erariali. Per questo motivo” – ha concluso Delli Paoli – “è necessario avvalersi dell’apporto della “Kibernetes”, in quanto in possesso del “know how” necessario derivante dall’esperienza acquisita nel settore specifico, inerente il processo metodologico da seguire per l’attività di verifica da porre in essere”. Con questa risposta, Delli Paoli, seppure non direttamente, risponde anche all’ultima interpellanza presentata dal PD e La Sinistra, con la quale il Gruppo consiliare del PD (Lucia Annunziata, Raffaele Narducci, Giovanni Motta e Vincenzo Santamaria), unitamente a Pasquale Panico del Gruppo La Sinistra, interrogavano il sindaco “…..sulla possibilità che ai cittadini venga rimborsata l’IVA, impropriamente versata fino all’anno 2008….”.

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