Arriva al cinema “Un gelido inverno”. Regia di Debra Granik

Come la vendicativa quattordicenne de “Il Grinta”, un’ostinata diciassettenne del Missouri va in Arkansas a causa di un padre scomparso. Se non lo trova, almeno cadavere, il tribunale le sequestrerà la proprietà dove accudisce la madre malata e alleva i fratellini, insegnando loro a scuoiare scoiattoli e ad accettare con dignità la carità di vicini e parentastri. Il padre spacciatore e spia ha fatto una brutta fine? La giovane esplora brutti segreti, aggira bugie, dà fastidio ai ceffi sbagliati e coinvolge lo zio indeciso tra rude protezione e senso di vendetta: John Hawkes in colonna sonora. La ragazza ha la determinazione dettata dal senso del dovere che costituisce le fondamenta di ogni microepopea yankee. Si muove nel clima cupo di un oggi senza tempo, tra cavalli, asce, giochi di bimbi architettati con nulla e sterpaglie che furono prateria. Il western epico dei Coen riassume in sé un genere e una storia, questo della brava Debra Granik che ha vinto sia al Sundance che a Torino, è un post-western che continua ai margini della propria storia, in non più luoghi da cui si fugge solo con le anfetamine o arruolandosi. Jennifer Lawrence si merita l’Oscar e la parte di Rebecca Romijn Stamos in “X-Men”. Chi ha riconosciuto Laura Palmer?
                                                              

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